La via delle Indie
Collegando tutti gli itinerari dei nostri viaggi di gruppo in India si ottiene la nostra personale via delle Indie. In questo primo articolo ci concentreremo in particolare sull’India del sud, dandoti consigli per organizzare al meglio il tuo viaggio da Mombai passando per Goa fino a raggiungere il Kerala e l’altopiano del Deccan, un’India più autentica e ancora poco conosciuta.
Perché scegliere un viaggio in India?
Il Deccan è stata una piacevolissima sorpresa. È innanzitutto una zona verdissima, ricca di vegetazione, con una natura a tratti soverchiante e maestosa com’è la selvaggia area delle Backwaters del Keral, altre volte ordinata e antropizzata come nelle incredibili distese di piantagioni di tè, caffè, pepe e cardamomo nell’area intorno a Munnar. È senza alcun dubbio un viaggio variegato, che ben si concentra su diverse anime dell’India: l’antichità archeologica del Karnataka; il Kerala con i suoi parchi, le cittadine hippy e bohémien, il mare e la natura che la fa da padrona e per finire la grandiosa spiritualità dei templi del Tamil Nadu.
Francesca B. - Viaggio Deccan
Bel viaggio che mostra un’India diversa e rilassante, pochi giorni considerando il fatto che due giorni si perdono di viaggio, ma proprio perché con un ritmo abbastanza lento si riesce a staccare e godere del posto. Lo stato del Goa è sicuramente un’India più soft rispetto ad altre mete, ma sicuramente mi ha piacevolmente sorpreso, sia per quel che riguarda i luoghi di interesse, come Chandor e Old Goa, sia per l’aspetto balneare che mi aspettavo simile a quello del Kerala ed ho invece trovato un mare bello oltre le mie aspettative.
Eva F. - Viaggio Goa Express
Questo viaggio, alla scoperta di tre stati del sud del subcontinente indiano, è bellissimo. Per tre settimane si fa “esperienza dell’India”, non tanto per i luoghi, le città e i posti che si visitano ma soprattutto per gli aspetti umani. Il suo capitale umano ti avvolge con i suoi odori e profumi, le sue immagini colorate, i suoi suoni e con la sua continua curiosità di scoprire persone diverse da loro. E’ un’esperienza continua da cui è difficile sfuggire e rimanerne indifferenti. L’itinerario attraversa tre stati permettendo di apprezzare stili architettonici e paesaggi diversi, quali: il Tamil Nadu con i suoi meravigliosi templi e monumenti religiosi nel particolarissimo stile dravidico; il Kerala con la sua vegetazione lussureggiante di bellissimi palmeti e le backwaters e lo stato del Karnataka con le piantagioni di tè ad alta quota e i templi in stile Hoysala.
Angela C. - Viaggio Deccan India
Viaggio di grandissimo spessore umano, culturale e religioso. In realtà si trattava di una “seconda”, in quanto l’itinerario con mezzi pubblici era stato effettuato solo una volta e, a parte qualche variante, si rifà al DECCAN INDIA con la differenza che quest’ultimo è svolto con pulmino privato. [...] Lo scopo di questo viaggio è quello di stare a stretto contatto con gli indiani, in treno, autobus, per strada, nelle stazioni, etc. ed è principalmente incentrato sulla visita a siti templari, la maggior parte patrimonio dell’Unesco, concentrati in Tamil Nadu, Karnataka e Maharashtra. Ma attenzione: è necessario, se non obbligatorio, uno spiccato senso di adattabilità, di tolleranza, di pazienza, ricordandosi che non si è in Europa e di conseguenza non si deve “ragionare” con i parametri occidentali. Qui non valgono!
Maria Giovanna P. - Chennai Mail
E' un susseguirsi di templi, villaggi, mare e fiumi e una varietà bellissima di persone dagli usi e costumi diversi. Un viaggio tra i profumi, sapori e colori di una India molto forte ed emozionante. Il viaggio è nato con l’idea di esplorare in modo più profondo la spiritualità dell’India, con soste e pernottamenti negli ashram.” Monica T. India Templi Ashram “Viaggio consigliato per chi è alla sua prima esperienza dell’India poiché l’impatto è meno duro rispetto all’India del nord. La parte meridionale dell’India è molto generosa, a tutti regala emozioni e appagamento. In ogni tappa ci sono elementi forti: i templi, le piantagioni di tè, le processioni improvvisate, i bambini bellissimi, le campagne, le opere d’arte, i colori, l’allegria e la simpatia della gente. Un gran caos rasserenante, ma anche tanta indianità.
Giuseppe D. M. - Sud India
Fuso orario
Se sei in viaggio in India e vuoi scoprire quale sia l’orario migliore per chiamare l'Italia, considera che la differenza oraria rispetto all'Italia è di + 4 ore e 30 minuti. Se in Italia è in vigore l’ora legale allora la differenza sarà di + 3 ore e 30 minuti.
Elettricità
La corrente elettrica è 220 V e le prese elettriche sono abbastanza simili a quelle italiane anche se a volte i fori possono essere leggermente più grandi. Per non avere problemi, ti consigliamo di acquistare un adattatore multiplo, potrai così utilizzarlo anche in altri viaggi.
Lingua
La lingua ufficiale dell’india è l’hindi mentre l'inglese è ampiamente utilizzato come seconda lingua. Oltre a queste vi sono numerose altre lingue regionali ufficiali riconosciute a livello nazionale, tra cui il bengalese, il punjabi, il tamil, il telugu, il marathi, il gujarati, il kannada, l'oriya e molte altre. Altre lingue minoritarie e dialetti vengono parlati da diverse comunità in tutta l'India.
Telefoni e internet in India
La copertura telefonica in India del sud varia da zona a zona e dipende dalle infrastrutture e dalle reti di telecomunicazioni presenti in quella specifica area. Tuttavia, in generale, la copertura telefonica è piuttosto estesa e gli operatori di telecomunicazioni presenti nel paese forniscono servizi di telefonia mobile, internet e connettività dati. Ci possono essere, tuttavia, alcune aree del sud dell'India, specialmente quelle remote o rurali, dove la copertura telefonica potrebbe essere limitata o inesistente. La rete Wi-Fi è ormai presente praticamente in tutte le strutture ricettive turistiche. Se però vuoi avere a disposizione internet anche quando sei in giro, ti consigliamo di acquistare una sim indiana. Per chiamare l'Italia bisogna comporre lo 0039, seguito dal prefisso della città italiana con lo zero iniziale e infine il numero dell'abbonato. Per telefonare dall'Italia in India bisogna selezionare lo 0091 seguito dal prefisso della città e comporre il numero dell'abbonato.
Come entrare in India: visto, passaporto, biglietto aereo
Per entrare in India è necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Non è possibile arrivare in India senza visto, dovrai fare domanda per il visa online da questo sito oppure recandoti presso il consolato di Milano o in ambasciata a Roma. Prima di procedere alla richiesta online dell’E-Visa ricordati di avere a disposizione: il passaporto, la scansione a colori di una fototessera (formato 5cm x 5cm frontale e con sfondo bianco), la scansione a colori della pagina del passaporto contenente i soli dati personali. Al termine della compilazione ti verrà richiesto il caricamento delle due scansioni (fototessera e passaporto) e il pagamento. Entro 72 ore ti verrà inviata una notifica di accettazione all’indirizzo di posta elettronica da te indicato in fase di compilazione del modulo. A questo punto dovrai rientrare nel sito con la tua Application ID, stampare l’E-Visa, e portarlo con te in aeroporto insieme al passaporto e conservarlo per tutta la durata del viaggio. L’E-Visa si può richiedere a partire da 30 giorni dalla data di partenza del viaggio e si attiva con l’ingresso in India.
Cosa simboleggia la bandiera dell’india
La bandiera dell'India è costituita da tre bande orizzontali dello stesso colore: arancione nella parte superiore, bianco al centro e verde nella parte inferiore. Al centro della banda bianca è presente un cerchio azzurro scuro con 24 raggi bianchi che rappresentano le ore del giorno e la ruota Ashoka in blu navy al suo interno, che rappresenta il Dharma (il dovere morale) e la legge. Ogni colore della bandiera ha un significato simbolico. L'arancione rappresenta il coraggio e la fierezza del popolo indiano, il bianco simboleggia la pace e la verità, mentre il verde rappresenta la fertilità e la prosperità del paese. La ruota Ashoka al centro della bandiera rappresenta il progresso, il movimento e la crescita eterna, e i suoi 24 raggi rappresentano la costante progressione del tempo. La bandiera dell'India è stata adottata il 22 luglio 1947, poco prima dell'indipendenza del paese dall'impero britannico, ed è stata progettata da Pingali Venkayya, un noto attivista dell'indipendenza indiana. La bandiera nazionale indiana è un simbolo di unità, integrità e sovranità del paese, e viene rispettata e onorata in tutta l'India.
Sicurezza e salute: vaccini necessari per entrare in India
Rispetto alla sicurezza, in India del Sud si respira un'aria molto rilassata. Nei luoghi più affollati occorre prestare attenzione ai propri averi a causa di possibili furti. La sera, sarebbe meglio girare in compagnia e non lasciare mai i soldi in camera, ma portarli sempre con sé. Nessun vaccino né profilassi sono consigliati o obbligatori. A seconda della zona visitata potrebbe essere necessario effettuare la profilassi antimalarica. Il sole è piuttosto forte, per cui è consigliato portare della crema solare ad ALTA protezione così come una crema idratante doposole. In India, soprattutto nella regione del Kerala, sono molto diffuse le cliniche ayurvediche che offrono massaggi e trattamenti di tutti i tipi.
Come pagare in India: quale moneta si usa?
In India l’euro è apprezzatissimo, anche più del dollaro. Per lo shopping si usano normalmente le Rupie, ma si possono usare anche gli euro. Esistono banconote da 10-20-50-100-200-500-2000 rupie ma ti consigliamo di cambiare le banconote più grandi in pezzi piccoli per non avere problemi con il resto. Esistono inoltre monete da 1-2-5 INR ma vengono usate pochissimo: per i bagni pubblici, per pagare il deposito delle scarpe e poco altro. La carta di credito è molto diffusa (almeno nei negozi) e non è richiesto sovrapprezzo per il suo utilizzo.
Come muoversi in India
Se vuoi visitare l’India con i mezzi pubblici, come facciamo nel nostro itinerario Chennai Mail, sappi che avrai bisogno di tanto spirito di adattamento: non hanno il comfort dei nostri, sono piuttosto sporchi, e spesso potrai sentire tutti gli odori del mondo, anche quelli meno gradevoli! Per non parlare poi della guida “sportiva” degli autisti degli autobus! Tuttavia, se riuscirai però ad assumere il giusto atteggiamento, sappi che saranno proprio questi mezzi che ti permetteranno di vivere il viaggio insieme ad un’umanità incredibile! Farai incontri sorprendenti, chiacchierate interessantissime, ottenendo informazioni e curiosità del paese, insomma sarà fantastico! Un primo forte impatto con la realtà indiana potrai averlo già alla stazione dei treni, dove vedrai centinaia di persone ad aspettare il treno, in coda alla biglietteria, sdraiate a terra a dormire o a chiedere l’elemosina. Per evitare attese lunghissime, ti consigliamo di arrivare in biglietteria già con le idee ben chiare sulla destinazione che vuoi raggiungere avendo con te tutte le informazioni necessarie: numero del treno, data di partenza, nome, cognome ed età tua e dei tuoi compagni di viaggio. Una volta a bordo, non ti resterà che goderti l’esperienza. Ah, non dimenticare di chiedere a qualche passeggero di informarti quando il treno sta per giungere alla tua destinazione. Può capitare, infatti, che il treno arrivi anche con 15 minuti in anticipo rispetto all’orario previsto, rischiando così di farti perdere la fermata. Difficilmente, infatti, si riesce a scorgere l’unico cartello che identifica le stazioni, che di solito si trova all’inizio o alla fine delle stesse.
Buono a sapersi
I treni in India possono avere fino a 9 classi ma come scegliere quella più adatta a te? Di seguito ti riportiamo le caratteristiche principali per ognuna.
Senza aria condizionata:
- ● NC: si riferiscono a quei treni espressi o postali che generalmente hanno carrozze i cui posti a sedere non sono prenotabili. Ci si siede dove si trova posto, e se non lo si trova? TRAVEL TIPS: se la tratta non è particolarmente lunga ed è effettuata di giorno, è bellissimo stare seduti sul gradino della porta della carrozza (porta che è sempre aperta), dalla quale si gode scorrere la vista di bellissimi panorami, che invece internamente è ostacolato dai finestrini muniti di grata esterna.
- CC: Chair Car si riferiscono invece a quelle carrozze dotate di posti a sedere imbottiti e reclinabili in vagoni con aria condizionata AC.
- SL: sono le “sleeper class di seconda classe per i treni notturni. Si tratta di cuccette disposte a gruppi di 6 (basso-medio-alto) da un lato del corridoio e 2 altre cuccette disposte sull’altro lato del corridoio. Non c’è aria condizionata TRAVEL TIPS in biglietteria chiedi di avere il posto nelle cuccette raggruppate in 6, perché le due isolate sul corridoio sono più corte e più strette delle altre.
- 2S: è una delle classi più economiche sui treni indiani. La maggior parte delle carrozze di seconda classe ha 2 file di panche di legno, per 3 passeggeri ciascuna. Un nuovo tipo di seconda classe ha 3+3 posti in carrozza. I posti devono essere prenotati in anticipo.
In alternativa se vuoi viaggiare con aria condizionata (piuttosto forte):
- EC: classe executive con aria condizionata è disponibile solo su alcuni tipi di treni espressi, come il Tejas Express, il Gatimaan Express e lo Shatabdi Express. È la classe più costosa. La tariffa del biglietto è costosa quasi quanto quella di un biglietto aereo nazionale.
- 1AC: La prima classe con aria condizionata è composta da scompartimenti con cuccette da 2 o 4 posti letto, con porte chiudibili a chiave. Gli scomparti sono spaziosi, puliti e ben tenuti. Ogni vano ha un lavabo. I servizi igienici sono disponibili alla fine di ogni carrozza. La prima classe con aria condizionata è la più costosa tra tutte le classi con cuccette e offre un elevato livello di comfort e privacy. È più pulito e più silenzioso delle classi dormienti senza aria condizionata.
- 2AC: è comune sui treni a lunga percorrenza in India. Ci sono 2 cuccette superiori e 2 cuccette inferiori in ogni compartimento, e ci sono 2 cuccette laterali sull'altro lato del corridoio. Non ci sono porte per ogni scomparto, ma sono disponibili tende. La tariffa del biglietto è quasi la metà della prima classe con aria condizionata. Quindi è popolare per i viaggiatori di classe superiore dell'India. Ed è una buona scelta per i viaggiatori stranieri che amano un buon livello di privacy, pur non potendo permettersi AC di prima classe.
- 3AC: A differenza della classe AC a 2 livelli, la classe AC a 3 livelli non ha tende per separare le cuccette per motivi di privacy. La cuccetta centrale verrà ripiegata durante il giorno, consentendo ai passeggeri di sedersi sulla cuccetta inferiore, in modo che la cuccetta inferiore possa essere utilizzata da altri passeggeri.
E se volessi utilizzare gli autobus? Per darti un’idea di ciò che ti aspetta ti riportiamo le parole di una nostra viaggiatrice:
“Gli autobus in India possono essere definiti come “scatolette arrugginite” eppure ci hanno sempre portato a destinazione! Alla fine ci si fa l’abitudine e non ci farete neanche più caso. Sia alle Bus Station che alle Bus Stand (stazioni di piccole città) non si fanno i biglietti a priori ma basterà chiedere qual è l’autobus che parte per la vostra destinazione, e questo è quello che accadrà: vi verrà indicato un punto dove in quel momento si stanno imbottigliando almeno 5 autobus contemporaneamente. Mentre vi dirigete in quella bolgia infernale, vi toccherà chiedere a qualcun altro la stessa indicazione. A quel punto è possibile, anzi molto probabile, che la persona alla quale avete chiesto vi indichi il vostro autobus, ma un altro, che ha seguito la scena, si intrometterà e ve ne segnalerà uno diverso. Nel frattempo il bigliettaio, che ha un’uniforme verde militare, e che solitamente sta vicino (ma non sempre) al proprio mezzo, vi segnalerà che è un altro il vostro autobus! In tutto questo, i vari mezzi che le persone vi hanno indicato, cominceranno a partire, e voi, presi dal panico, correrete a destra e a manca, cercando disperatamente di riuscire a parlare almeno con qualche autista, il quale spesso parla solo il proprio dialetto, per cui limitatevi a dire il nome della città e basta! Sembra pazzesco è francamente lo è, ma farete l’abitudine anche a questo, e imparerete presto che di autobus che vanno dove devono andare, non ce ne sono uno ogni ora o ogni due o a orari prefissati, vanno e vengono a rotazione continua. Se ne perdete uno, il prossimo sarà al massimo 10 minuti dopo, se non meno, e così per tutta la giornata! D’altro canto se pensate che la popolazione globale dell’intero Paese è ben oltre il miliardo di persone, vi sarete spiegati perché ci sono tutte queste corse.”
Meteo e clima in India del sud
Il clima dell'India del sud è prevalentemente tropicale, caratterizzato da temperature calde e umide durante gran parte dell'anno. L'estate, che va da marzo ad agosto, è la stagione più calda con temperature che possono superare i 40°C. Durante questa stagione, la regione è soggetta a forti piogge monsoniche che possono causare alluvioni e danni alle infrastrutture. Durante l'inverno, che va da dicembre a febbraio, il clima è mite con temperature medie intorno ai 20°C. Le piogge sono meno frequenti in questa stagione e le temperature notturne possono scendere anche al di sotto dei 15°C. In alcune parti del sud dell'India, i monsoni possono continuare fino a novembre o dicembre, con piogge meno intense rispetto all'estate ma comunque significative. Questo è particolarmente vero nelle regioni costiere dell'Andhra Pradesh e del Tamil Nadu, dove i cicloni tropicali possono causare forti piogge anche dopo l'estate dei monsoni.
Quando andare in India del Sud
Per scegliere quando andare in India del sud dovrai basarti essenzialmente sulle tue preferenze personali e sulle attività che desideri svolgere. L’India del sud, infatti, si presta ad essere visitata durante tutto l'anno ma ogni stagione presenta sia lati positivi che negativi. In generale il clima più favorevole in India del Sud si ha durante l'inverno, da dicembre a febbraio, quando le temperature sono più miti e le piogge sono meno frequenti. Questa è anche la stagione ideale per visitare le spiagge dell'India del Sud e per partecipare a festival culturali come il Pongal, che si svolge nel Tamil Nadu in gennaio, o il Maha Shivaratri, che si tiene a febbraio o marzo. Tuttavia, poiché l'inverno è anche la stagione turistica più affollata, i prezzi potrebbero essere più elevati rispetto ad altre stagioni. Se vuoi evitare la folla e risparmiare denaro, potresti considerare di viaggiare in India in estate, da giugno a settembre, quando, grazie alle piogge portate dai monsoni, potrai ammirare una vegetazione lussureggiante e splendide cascate che rendono le attrazioni naturali, come parchi nazionali e giardini botanici, ancora più belle e affascinanti. Inoltre l’estate è anche il momento in cui si svolgono molte celebrazioni e festival culturali in India del Sud. Ad esempio, il festival di Onam in Kerala, che cade solitamente a fine agosto o inizio settembre, è una festa colorata e festosa che celebra la cultura e la tradizione del Kerala. Viaggiare in estate inoltre, ti permetterà di sperimentare l'India più autentica: la stagione dei monsoni, infatti, è anche il momento in cui in India del sud si svolgono la maggior parte delle attività agricole e della vita rurale questo potrà offrirti l'opportunità di incontrare le persone locali impegnate nelle loro attività quotidiane.
Cosa vedere in India del Sud
L'India del Sud offre una vasta gamma di attrazioni turistiche, tra cui città storiche, templi antichi, parchi nazionali, spiagge e molto altro ancora. Per aiutarti a pianificare meglio il tuo viaggio e a scegliere cosa vedere in India del Sud ti riportiamo di seguito alcuni dei luoghi che, secondo noi, non dovrebbero mancare in un viaggio nell’India meridionale.
Chennai: la capitale del Tamil Nadu è una città vivace e affascinante, nota per i suoi templi antichi, tra cui il Tempio di Kapaleeshwarar, e la spiaggia di Marina.
Mahabalipuram: una città costiera del Tamil Nadu famosa per i suoi antichi templi in pietra, tra cui il Tempio della Roccia, considerato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
Hampi: un sito storico nel Karnataka, celebre per le sue rovine di templi antichi, palazzi e monumenti, tra cui il Tempio di Virupaksha e la torre di dodici piani. Kerala Backwaters: una rete di canali, laghi e fiumi situati nell'entroterra del Kerala, dove si possono fare crociere in barca e ammirare la bellezza della natura.
Mysore: una città nel Karnataka, da visitare per il Palazzo di Mysore, la sua architettura coloniale britannica e il Tempio di Chamundeshwari.
Parco nazionale di Periyar: un parco nazionale situato nel Kerala, famoso per la sua fauna selvatica, tra cui elefanti, tigri, scimmie e uccelli.
Kodaikanal: una città collinare situata nel Tamil Nadu, nota per i suoi panorami mozzafiato e la bellezza naturale, tra cui il Lago Kodai.
Goa: una regione costiera famosa per le sue spiagge, la vita notturna, i mercati locali e l'architettura coloniale portoghese.
Pondicherry: una città situata lungo la costa del Tamil Nadu, famosa per il suo centro storico francese, tra cui la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù e la Rue Saint Louis.
Tempio di Brihadeeswarar: un tempio antico situato a Thanjavur, nel Tamil Nadu, famoso per la sua architettura dravidica e le sue sculture antiche.
Madurai: da visitare in particolare il Tempio Meenakshi per assistere alla "Puja" la suggestiva cerimonia serale durante la quale, alla luce di fiaccole e candele e al suono di musica sacra, si svolge la processione che accompagna la statua di Shiva nella cappella di Parvati per passarvi la notte.
Mumbai (Bombay): Qui oltre a visitare la città con la sua bellissima stazione Victoria (chiamata ora Chatrapati Shivaji Terminus), il Gate of India e la zona di Colaba è possibile fare un tour nello slum di Mumbai, il più grande ed organizzato dell’India.
Tour dell'India: quanti giorni dedicare al viaggio?
Tour express: Cosa vedere in India in 10 giorni?
Se hai pochi giorni a disposizione ma non vuoi rinunciare ad esplorare l’India del Sud, un viaggio express da 10 giorni è quello che fa per te. Gli itinerari che ti proponiamo sono il Goa express e il Kerala Ayurveda Breve. Con il Goa Express potrai godere delle più belle spiagge indiane e visitare la Vecchia Goa portoghese, la riserva naturalistica di Moleme, le cascate di Dudhsagar ed effettuare piacevoli passeggiate per concludere poi il viaggio a Bombay. L’itinerario Kerala Ayurveda ti porterà alla scoperta del Kerala, una delle regioni naturalistiche più belle di tutta l’India. Un viaggio all’insegna del benessere fisico e spirituale, tra un’escursione e l’altra, infatti, potrai dedicarti agli incontri di meditazione e yoga oltre che godere delle cure di medicina ayurvedica. Se puoi scegliere di dedicare 2 giorni in più al tuo viaggio puoi valutare anche l’itinerario di 12 giorni Sud India Breve.
Itinerario di due settimane (o poco più) in India del Sud
Per un viaggio più completo dell’India meridionale ti consigliamo gli itinerari di due settimane (o poco più), come India del Sud soft breve o Deccan, disponibile anche in versione Deccan discovery per viaggiatori fino ai 40 anni. Un percorso che partendo da Chennai, la porta orientale dell’India, ti farà scoprire tutte le aree più interessanti dell’India del sud, tra templi e parchi naturali, un giusto mix tra cerimonie e avventura. Infine, se vuoi rendere ancora più interessante il tuo viaggio in India ti suggeriamo il viaggio India del sud per artisti durante il quale imparerai a realizzare un bellissimo diario di viaggio grafico attraverso con disegni e acquerelli.
Viaggio spirituale in India del Sud
Se il tuo intento è vivere un vero e proprio viaggio interiore allora l’itinerario giusto per te è India Templi e Ashram un percorso pensato per vivere esperienze nuove a livello spirituale, culturale oltre che godere appieno dell’aspetto artistico e architettonico della cultura indiana senza disdegnare un po’ di relax sulle spiagge di Goa.
Buono a sapersi
Attenzione alcune località nel tempo hanno cambiato nome, per facilitarti le cose ti riportiamo di seguito alcuni esempi:
Madras → Chennai
Mahabalipuran → Mamallapuram
Pondicherry → Puducherry
Tanjore → Thanjavur
Trichy → Tiruchirappalli
Cape Comorin → Kanyakumari
Trivandrum → Thiruvananthapuran
Quilon → Kovalam
Alleppey → Alappuzha
Cochin → Kochi
Ooty → Udhagamandalam
Bangalore → Bangaluru
Cucina Indiana: cosa mangiare in India
In India del Sud la cucina è piccante, molto! Anche se continuerai a chiedere cibo “No spicy!” probabilmente non otterrai alcun risultato. Le spezie più frequenti sono: pepe, curcuma, coriandolo, curry, ma soprattutto cumino in abbondanza! La carne è spesso tandoori e rappresenta l’emblema della cucina indiana, anche il pesce è ottimo!
Di seguito ti riportiamo alcuni tra i piatti indiani che dovrai assolutamente provare durante il tuo viaggio! Se sei alla ricerca di piatti vegetariani o vegani in India ti consigliamo:
- Malai kofta: Gnocchi di verdure
- Dhal: Zuppa di lenticchie-legumi stufati e spezie.
- Dahl makhani: lenticchie cremose
- Thali: Specialità locale composto da dhal, salse varie, verdure e riso bianco serviti su un vassoio (thali)
- Pakora: Frittelle di verdure
- Samosa: Involtino di pasta ripieno di verdure
- Idli: Polpettine di riso bianco cotto al vapore
- Masala dosa: Grandi crêpes farcite di verdura.
- Birmani: Riso fritto con verdure (esiste anche in versione non veg)
Se invece vuoi assaggiare piatti non vegetariani ti suggeriamo:
- Tandoori: carne cotta al forno tandoori che, ricoperta di spezie, assume il tipico colore rosso
- Tikka: carne a pezzetti, solitamente presentata su spiedini
- Paneer: Formaggio non fermentato
- Palak paneer spinaci e formaggio fritti
La birra IPA
L'Indian Pale Ale, spesso abbreviato in IPA, è uno stile di birra che ha avuto origine in Gran Bretagna ma è diventato molto popolare anche negli Stati Uniti e in altri paesi del mondo, incluso l'India. L'IPA si caratterizza per un aroma intenso e un sapore amaro, dovuto all'alto contenuto di luppolo utilizzato nella sua preparazione. La birra ha anche un contenuto di alcol relativamente elevato, solitamente compreso tra il 5 e l'8% in volume. Il nome "Indian Pale Ale" deriva dalla storia della birra, quando era esportata dalla Gran Bretagna in India durante il periodo coloniale. Per mantenere la birra fresca durante il lungo viaggio in nave, i produttori aumentavano la quantità di luppolo utilizzato, che agiva come conservante naturale e ne aumentava la durata di conservazione. Questo processo ha portato alla creazione di una birra con un gusto distintamente amaro, che è diventato un segno distintivo dello stile IPA. In India, l'IPA sta diventando sempre più popolare, con la crescente cultura della birra artigianale e l'apertura di molte microbirrerie in tutto il paese. Molti produttori di birra indiani stanno sperimentando con ingredienti locali per creare una varietà di IPA uniche, che incorporano spezie, frutta e altri sapori distintivi della cucina indiana.
India senza glutine
Se sei celiaco sappi che è possibile mangiare senza glutine in India, ma potrebbe essere un po' più difficile rispetto ad altri paesi. La dieta indiana tradizionale si basa su molti alimenti naturalmente senza glutine, come il riso, le verdure, le spezie e le leguminose. Tuttavia, in molte preparazioni indiane viene utilizzata la farina di grano, che contiene glutine. Ad esempio, il pane indiano naan è fatto di farina di grano. Negli ultimi anni, tuttavia, c'è stata un'esplosione di ristoranti e negozi di alimenti naturali senza glutine in India, specialmente nelle grandi città come Mumbai, Delhi e Bangalore. Questi ristoranti offrono una vasta gamma di piatti senza glutine, come curries di verdure, pollo alla griglia, insalate, riso, biryani e molti altri. È importante notare che in India, come in molti altri paesi, i produttori di alimenti e i ristoratori non sono sempre a conoscenza dei problemi relativi al glutine e alla celiachia, e potrebbero non essere in grado di fornire informazioni precise sugli ingredienti e sui metodi di preparazione.
Come si vive in India
In India, le condizioni di vita variano notevolmente a seconda della regione, dell'urbanizzazione, della classe sociale e della situazione economica di ogni individuo. Ci sono molte città indiane che sono moderne e cosmopolite, con standard di vita elevati e infrastrutture avanzate, mentre altre zone rurali del paese sono ancora sottosviluppate e carenti di servizi essenziali come l'acqua potabile, l'elettricità e la sanità. In generale, la vita quotidiana in India può essere intensa e frenetica, soprattutto nelle grandi città, dove il traffico è spesso congestionato e il rumore e l'inquinamento possono essere un problema. La vita sociale è molto importante e spesso ruota attorno alla famiglia e alla comunità, con celebrazioni frequenti, festività religiose e rituali culturali. Nelle grandi città ci sono i cosiddetti “slum” un termine utilizzato per indicare un insediamento urbano informale e precario, generalmente abitato da persone che vivono in condizioni di povertà e senza alcuna forma di diritto di proprietà o di accesso alle risorse fondamentali. Gli slum sono spesso caratterizzati da edifici improvvisati o costruiti in maniera informale, che mancano di servizi igienici, acqua potabile, servizi sanitari adeguati, elettricità e strade asfaltate. Le persone che vivono negli slum spesso affrontano condizioni di vita difficili e insalubri, con alti tassi di criminalità, violenza e malattia. Gli slum sono presenti in molte parti del mondo, specialmente nei paesi in via di sviluppo, dove la crescita demografica e l'urbanizzazione accelerata hanno portato a una forte domanda di alloggi economici.
Esistono ancora le caste in India?
Se ti stai domandando se esistono ancora le caste in India la risposta, purtroppo è: sì! Nonostante l'abolizione ufficiale sia avvenuta nel 1950, quando l'India ha adottato la sua costituzione democratica, il sistema delle caste continua ad avere un impatto significativo sulla società indiana e molte persone si identificano ancora con la loro casta. Ci sono ancora alcune restrizioni sociali basate sulle caste, come l'accesso all'istruzione, all'occupazione e al matrimonio. Il governo indiano ha implementato diverse politiche e programmi per affrontare il problema delle caste, come l'assegnazione di posti riservati nelle università e nei posti di lavoro per le persone appartenenti alle caste inferiori. Tuttavia, la discriminazione basata sulla casta è ancora un problema significativo in India e c'è ancora molto da fare per eliminare completamente questa pratica e promuovere l'uguaglianza sociale.
Come vestirsi in India
Quando si viaggia in un paese è bene rispettarne le tradizioni. Proprio per questo motivo è importante prestare molta attenzione a come vestirsi in India. In generale, si consiglia di adottare un abbigliamento modesto e conservativo per rispettare la cultura indiana e per evitare di attirare troppa attenzione su di sé.
Ti lasciamo di seguito alcuni consigli generali che potrai seguire quando sarai in viaggio in India:
- Evita di indossare abiti troppo aderenti o trasparenti, in particolare nelle zone rurali o nei luoghi di culto.
- Copri le spalle, le braccia e le gambe, in particolare nei luoghi di culto e nelle città più conservatrici.
- Evita di indossare pantaloncini o gonne corte, soprattutto se si visita un tempio o un luogo di culto.
- Porta sempre con te una sciarpa o un foulard da utilizzare come copricapo se richiesto nei luoghi di culto o nei villaggi più tradizionali.
Per le donne, è anche importante evitare di indossare abiti che espongono il décolleté e di portare con sé gioielli e accessori troppo appariscenti. In alcune zone dell'India, come le grandi città o le località turistiche, le norme di abbigliamento sono meno rigorose e si può indossare abbigliamento occidentale. Tuttavia, anche in questi casi, è importante tenere in considerazione il contesto sociale e adattarsi alle usanze locali.
Cosa comprare in India
L’India è il paradiso per eccellenza dello shopping. Seta e altri tessuti, pietre dure e semipreziose, argento, artigianato in legno, in pietra, spezie, tè e molto altro. Ogni località ha le sue peculiarità, di seguito troverai alcuni consigli basati sui nostri oltre 50 anni di viaggi.
Mamallapuram
È conosciuta principalmente come città degli scultori, in quanto vengono scolpite qui le statue che vengono poi spedite nei tempi di tutta l'India. Ci sono inoltre molti negozietti turistici con merce varia (abiti in cotone, argento, arazzi, coperte). Nei pressi dei Five Rathas c’è un bel mercatino con artigianato vario, tra cui composizioni in conchiglie molto originali. Nei dintorni del Sea Breeze ci sono diversi centri che fanno massaggi ayurvedici, a prezzi molto contenuti.
Kanchipuram
È famosa per la seta, qui hanno sede diverse fabbriche di seta, dove si possono acquistare tessuti, sciarpe, batik, sari. Pondicherry È un territorio che gode di autonomia e pertanto ha agevolazioni fiscali che rendono convenienti gli acquisti. Madurai È la città dei sarti: è possibile farsi confezionare dei vestiti in poche ore. Gli abili sarti ti mostreranno i modelli, il cui prezzo varia a seconda della stoffa scelta. Ti consigliamo di trattare sempre il prezzo in quanto all’inizio può essere molto più alto del dovuto.
Ooty
In questa città ci sono molti empori statali che vendono merce a prezzo fisso come profumi al gelsomino e al sandalo, sciarpe 100% lana, pashmine e olii vari. A fianco del Botanical Garden c’è un mercatino di profughi tibetani dove vengono venduti prodotti tipici. C’è poi la Tea Factory dove, dopo la visita, si può acquistare dell’ottimo tè a prezzi convenienti.
Kochi
È un paradiso dello shopping, in particolare nel quartiere ebraico dove si può acquistare veramente di tutto: artigianato in legno (tavoli, statue, soprammobili, lampade…); scialli, pantaloni e camicie in cotone, punjabi, prodotti e trattamenti ayurvedici, tè e spezie di ogni sorta. Kochi è anche famosa per gli acquisti di antiquariato, ma bisogna intendersene per fare buoni affari.
Mysore
È famosa per il legno, oli, profumi e incensi di sandalo, oltre che per oggettistica e tavolini in legno scuro intagliato.