Viaggio in Senegal
Un viaggio in Senegal è un fantastico modo per avvicinarsi all’Africa nera. Ci piace descrivere i nostri viaggi in Senegal come “Safari delle persone” perché, a differenza di molti altri paesi africani, il Senegal non offre panorami mozzafiato o animali esotici da ammirare, è invece un viaggio tra le persone che arricchisce molto dal punto di vista umano. Tornerai dal Senegal con un nuovo modo di vivere le relazioni umane e di concepire il tempo. I senegalesi in pochissimi istanti ti faranno capire il vero significato della “teranga”, il loro senso di ospitalità e accoglienza, entrerai a far parte delle loro vite, come se fossi un amico di vecchia data.
Cosa serve per entrare in Senegal: Documenti e visto
Per entrare in Senegal è necessario il passaporto, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell'arrivo nel Paese; il visto d’ingresso non è necessario. Per maggiori informazioni visitare sempre il sito Viaggiare Sicuri.
Vaccini
La vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatoria solo per i viaggiatori provenienti da Paesi in cui la febbre gialla è a rischio trasmissione, anche nel caso di solo transito aeroportuale, se superiore alle 12 ore, e in ogni caso se si lascia l’aeroporto di scalo.
Per altre informazioni sulle vaccinazioni consigliate fate riferimento al vostro medico di fiducia e alle informazioni sulla sicurezza sanitaria riportate sul sito Viaggiare Sicuri, nel paragrafo “Situazione sanitaria”.
Come pagare in Senegal e quale moneta si usa in Senegal
La moneta corrente in Senegal è il Franco Senegalese (CFA). Il cambio migliore si ottiene nei banchi di cambio, largamente diffusi a Dakar ma molto meno nel resto del Paese. È possibile effettuare il cambio anche nelle banche ma è probabile che venga richiesto il pagamento di una commissione.
Le carte di credito non sono accettate in tutto il Paese ma è possibile prelevare dai bancomat, tuttavia anche questi non sono molto diffusi. Il nostro consiglio è di prelevare contanti oppure di effettuare il cambio nella capitale Dakar.
Se avete intenzione di usare le carte per prelevare contanti in Senegal ricordate di verificare, prima di partire, l’abilitazione della carta ai prelievi internazionali e soprattutto informatevi dei costi di commissione applicati dalla vostra banca.
Quale lingua si parla in Senegal
La lingua ufficiale del Senegal è il francese, anche se la lingua nazionale e più parlata è il wolof. Altre lingue che vengono parlate sono legate alle etnie presenti sul territorio come la lingue peul, serere e diola.
Che ora è in Senegal?
La differenza oraria del Senegal rispetto all’Italia è di un’ora in meno, nel periodo invernale, e di due ore in meno nel periodo estivo.
Elettricità
Il voltaggio è di 220 V e per la maggior parte le prese di corrente sono di tipo C o E. Ti consigliamo comunque di portare un adattatore multiplo in modo da non avere problemi.
Sicurezza in Senegal
Il Senegal è un paese generalmente tranquillo, tuttavia, nella zona periferica della capitale Dakar, si possono verificare episodi di microcriminalità, soprattutto furti o borseggi. Per evitare episodi spiacevoli evitate di indossare gioielli e porta con te lo stretto necessario.
Per quanto riguarda la sicurezza balneare è importante sapere che, a volte, in gran parte del litorale senegalese può essere vietata la balneazione. Questo perché, in alcune aree, le correnti oceaniche possono essere talmente forti da trascinare i bagnanti a largo. Questo fenomeno si manifesta soprattutto in corrispondenza di M’boro-sur-mer, la Grande Cote a nord di Dakar e nelle zone di Yene, Toubab Dialaw e Popenguine a sud della capitale.
La popolazione del Senegal
La popolazione senegalese è costituita da un grande numero di etnie, le principali si trovano nella regione del Sahel.
L’etnia più presente è quella wolof, di religione musulmana, che rappresenta circa un terzo della popolazione senegalese. I serer, invece, sono di origine animista, anche se negli ultimi anni è aumentato il numero di cattolici e di islamici, e abitano la parte occidentale della regione di Ferlo.
I fulani o peuls sono un’etnia dedita alla pastorizia nomade anche se col tempo molti sono divenuti agricoltori, soprattutto nella regione Fouta-Toro.
I tukulur vivono lungo il corso della valle del fiume Senegal e lungo i fiumi Gambia e Casamance, sono la prima etnia senegalese ad essersi convertita all’islamismo.
I diola, invece, abitano la parte più meridionale del Casamance. Sono degli ottimi agricoltori in particolare di riso, miglio e arachidi.
Altri gruppi etnici sono i malinke, i soninke, i mauri, i lebu e i bassari.
Come si vive in Senegal?
Facendo un viaggio in Senegal potrai facilmente notare un forte contrasto tra la vita nelle città, come Dakar e Saint Louis, e la vita nelle aree rurali dove ancora si vive in villaggi isolati e spesso in capanne molto umili. Se vuoi vivere un’esperienza autentica inserisci nel tuo viaggio una notte di homestay. Verrai ospitato da una famiglia senegalese che ti farà conoscere le usanze e le tradizioni locali. Per vivere questa esperienza però, devi dotarti di un alto spirito di adattamento: alcune case sono davvero modeste e spesso il bagno si trova all’aperto, verrai però ripagato con ricordi unici e preziose lezioni di vita.
Quanti giorni stare in Senegal
Si può pianificare un viaggio in Senegal a seconda dei giorni che si hanno a disposizione. Un tour completo del Senegal richiederebbe almeno due settimane di viaggio, tuttavia è possibile anche scegliere di concentrarsi soltanto su un’area specifica del paese e partire per un viaggio di una settimana o dieci giorni. I nostri itinerari di viaggio in Senegal sono adatti ad ogni tipo di esigenza, puoi scegliere di partire con un viaggio di una settimana o dieci giorni, col quale potrai scoprire il Senegal Settentrionale, da Dakar a Saint Louis fino al delta del Sine Saloum oppure di rendere il tuo itinerario ancora più caratteristico, con il nostro viaggio di 16 giorni Senegal Casamance, raggiungendo anche alla regione del Casamance, ancora sconosciuta al turismo di massa.
Come muoversi in Senegal
Per potersi muovere in Senegal con i mezzi è necessario dotarsi di molta pazienza, nonostante i trasporti siano molto economici è piuttosto complicato poter fare affidamento sugli orari e sull’affidabilità dei veicoli.
La linea ferroviaria è praticamente inesistente, molto diffusi sono invece:
- i 7-places: o taxi-brousse, sono dei taxi collettivi e rappresentano il mezzo di trasporto più utilizzato in Senegal. Partono solo quando si raggiungono i 7 passeggeri, vengono utilizzati per spostarsi da una parte all’altra della città o in città diverse e non fanno fermate intermedie.
- i minicar: sono autobus da una quindicina di posti (ma spesso caricano fino a 20 persone!), sono l’alternativa più comune ai 7-places.
- i bus: sono autobus fino a 60 posti che uniscono le città principali del Senegal. Appartengono a compagnie private e possono essere molto confortevoli oppure molto fatiscenti! Per questo motivo, prima di acquistare il biglietto, sarebbe meglio vedere prima il mezzo che ti accompagnerà a destinazione.
Il clima in Senegal
Il Senegal si trova nella zona intertropicale, questa particolare posizione fa sì che il clima sia sempre caldo e che il territorio sia caratterizzato da due stagioni: la stagione secca e la stagione delle piogge.
La stagione secca va da ottobre a giugno, in questo periodo non piove praticamente mai e, in particolare tra dicembre e febbraio, nell’area del Senegal settentrionale, può soffiare l’harmattan, un vento fresco carico di sabbia.
La stagione delle piogge, invece, va da luglio a settembre. In questo periodo possono esserci temporali molto forti che rendono difficili gli spostamenti è però anche il periodo migliore per la vegetazione, in particolare per i baobab che si riempiono di foglie verdi.
Credenze popolari
L’Harmattan il vento secco e polveroso che soffia dal Sahara verso il Golfo di Guinea, tra novembre e marzo, può limitare severamente la visibilità e oscurare il sole per diversi giorni. Secondo una credenza popolare l'harmattan ha la capacità di rendere uomini e animali sempre più irritabili. Oltre a questa brutta reputazione, però, l’harmattan riesce a portare sollievo dal calore opprimente, per questo motivo viene anche soprannominato "il Dottore".
Quando andare
Il periodo ideale per visitare il Senegal è sicuramente quello che va da novembre a marzo. Il Senegal a dicembre e gennaio presenta il clima migliore, è quindi un’ottima meta per i viaggi di Natale grazie alle temperature che oscillano tra i 19° e i 27°C.
Cosa Vedere in Senegal
Il Senegal probabilmente non può vantare i paesaggi più spettacolari dell’Africa ma ha dei siti naturali davvero speciali e che resteranno impressi nei tuoi ricordi. Ne sono un esempio il parco di Djoudji con i suoi uccelli migratori, o il delta del Sine Saloum e la regione del Casamance.
In un itinerario alla scoperta del Senegal non deve sicuramente mancare la visita a Ile Gorée, una piccola isola, poco distante da Dakar dal valore storico molto importante. Gorée è infatti nota per essere stata il più grande centro di commercio di schiavi della costa africana. Qui gli schiavi venivano rinchiusi nelle “Maisons des esclaves” e successivamente imbarcati sulle navi oppure buttati in mare se ritenuti troppo deboli per i lavori forzati. Nel 1978 Gorée è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale Dell’Umanità.
Il mercato del pesce di Kayar
Se visiti il Senegal durante la stagione della pesca, che va da novembre a maggio, fermati al villaggio di Kayar. In questo periodo la regione si popola di pescatori provenienti da tutto il Senegal. Arrivano a bordo delle loro piroghe, colorate secondo i colori delle famiglie di appartenenza. Lungo la spiaggia di Kayar, durante il periodo di maggiore affluenza, si trovano più di seimila imbarcazioni.
Le imbarcazioni più piccole sono usate per la pesca con la lenza o da immersione e vengono usate per catturare i pesci che poi vengono venduti nei mercati Europei. Le imbarcazioni più grandi, invece, vengono usate per la pesca con la rete con la quale vengono presi pesci più piccoli che vengono poi venduti ed inviati nel resto dell'Africa.
Facilmente raggiungibile da Dakar è anche il lago Retba, il cosiddetto lago rosa, per via della presenza di un’alga che, per resistere alla salinità del lago, produce un pigmento rosso. La colorazione rossa del lago risulta più evidente quando l’evaporazione è maggiore e quando una giornata di cielo terso è accompagnata da vento.
Vivi l’avventura
È possibile esplorare il lago a bordo di camion 4x4, se però vuoi vivere una vera avventura adrenalinica ti consigliamo di noleggiare un quad. Potrai così raggiungere le saline per scoprire come le donne estraggono il sale e infine raggiungere il villaggio dell’etnia Peul, prima di concludere la giornata con un bellissimo tramonto sull’oceano!
Altra tappa da inserire in un itinerario alla scoperta del Senegal è il piccolo deserto di Lompoul dove potrete alloggiare in campeggi attrezzati e ammirare l’alba dalle alte dune.
Saint Louis è la vecchia capitale del Senegal, un antico gioiello dell’epoca coloniale, nominato nel 2000 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Gli abitanti del posto si offrono per accompagnarvi alla scoperta della città a bordo di calessi.
Le leggende metropolitane sul Pont Faidherbe
Non credete a tutto quello che vi racconteranno sul Ponte Faidherbe di Saint Louis! Per molti anni si è creduto che fosse stato progettato da Gustave Eiffel. In realtà, la società di Eiffel, aveva soltanto partecipato alla gara di appalto, perdendola. Il ponte fu invece realizzato dalla ditta Nouguier.
I senegalesi si divertiranno anche nel raccontarti che il Pont Faidherbe è anche considerato il ponte più leggero del mondo. Si tratta però soltanto di un gioco di parole: in francese, infatti, la pronuncia di Faidherbe è molto simile a “Fait d’herbe” che vuol dire “Fatto d’erba”.
“On dit aussi qu’il est le plus léger du monde!”
“Pourquoi?”
“Parce qu’il est «fait d’herbe»!”
Se volete vivere un’esperienza lontano dalle rotte più turistiche inserite una tappa a Kaolack, la seconda città economica più importante del Senegal, storico centro di transito per il commercio degli arachidi. Qui troverete un pittoresco e coloratissimo mercato.
Molto caratteristica è anche la cittadina di Touba, la città santa dei musulmani della confraternita Muridiyya. Qui potrete ammirare la sua bellissima moschea con i 5 minareti. Durante il periodo del
Magal, il più grande pellegrinaggio islamico del paese, centinaia di migliaia di musulmani si recano qui in pellegrinaggio. Potersi trovare in Senegal durante questa celebrazione è certamente un evento unico e ricco di emozioni.
Assaggia il tipico caffè Touba
Il caffè Touba o si odia o si ama, per scoprire che effetto ha su di te devi però assolutamente provarlo. Si tratta di un caffè nel quale vengono messi in infusione chiodi di garofano e il djar, un pepe originario della vicina Guinea. I Senegalesi ne vanno matti!
Avvicinandoti verso la costa, non perdere l’occasione di visitare Palmarin e i suoi pozzi di sale.
Un altro piccolo gioiello del Senegal è Joal Fadiouth, si tratta di un'isola di 12 ettari interamente formata da conchiglie accumulate a partire dall'undicesimo secolo e collegata alla terraferma da un lungo ponte.
Sapevi che i grandi mammiferi africani erano praticamente scomparsi dal Senegal?
Negli anni ottanta, con lo scopo di ripopolare questi territori, è stata realizzata la riserva di Bandia. Dal Sudafrica sono stati importati gazzelle, rinoceronti, giraffe, struzzi, alligatori, cerbiatti, scimmie e molti altri animali. Ogni giorno vengono realizzati dei safari all’interno della riserva, non sono sicuramente paragonabili ad un safari in Tanzania o in Sudafrica ma se volete avere un primo avvicinamento a questi animali, la riserva di Bandia potrebbe essere l’occasione giusta.
Cosa mangiare in Senegal
I piatti nazionali senegalese sono due: il Thieboudienne e lo yassa. Il Thieboudienne è un riso con pesce accompagnato da verdure. Esiste anche la variante Tiebou yapp che ha carne al posto del pesce.
Lo yassa poulet e lo yassa poisson sono invece rispettivamente piatti a base di pollo o pesce marinati nel limone e conditi con cipolla, pepe, sale, peperoncino e poi grigliati. Vengono accompagnati con riso.
Un altro piatto molto caratteristico è il maffè: uno spezzatino condito di manzo o pollo con pasta d’arachidi, pomodori e riso.