GIORDANIA BREVE Viaggio di gruppo • Adventure • Medio Oriente
I monumenti, la natura, l'affascinante Petra e il deserto di Wadi Rum e una popolazione ospitale e cortese
Olga Pierangela VARETTO - Tel. 335 7016390
La guida è obbligatoria per i gruppi superiori a 5 unità e presuppone un compenso dell’equivalente di 5$ al giorno a persona.
Nonostante di breve durata, il viaggio bello e vario, va a ricercare le specificità della Giordania insite nel nostro ideale immaginario: città romane antiche e ben conservate, paesaggi ampi e talvolta rigogliosi, il Vivo e galleggiante Mar Morto, deserti multiformi e colorati, la dimenticata e indimenticabile Petra e l’estremo nord del colorato Mar Rosso.
L’itinerario, ormai ben collaudato ed equilibrato, è sviluppato in cinque parti ideali: nella prima a nord di Amman, si visitano le antiche città romane di Umm Quais, Ajlum e Jerash, ove si ha la possibilità di apprezzare antiche rovine talvolta ben conservate; a ciò, con tempo adeguato, si possono aggiungere i cosiddetti Castelli del Nord. La seconda, cultural-balneare, permette di visitare luoghi storico-religiosi, il Monte Nebo, Madaba ed il Mar Morto, ove si galleggia e ci si infanga come bambini.
La terza, per alcuni da sola vale il viaggio, permette di visitare la riserva di Dana, i castelli di Shobak e Karak con avventurosi cunicoli esplorabili, avvicinandosi dopo avere visitato Siq Al-Barid la Piccola, fino all’incredibile Petra.
La quarta permette di attraversare il deserto, ove vi si passa una notte all’aperto, visitandone un lembo, e apprezzandone gli scorci e i colori. L’ultima ma non ultima, si può passare ad Aqaba, per bagnarsi un pò nel Mar Rosso, vedendo, se possibile, la barriera corallina.
Descrizioni più dettagliate delle località visitate sono pubblicate nel viaggio TUTTO GIORDANIA che segue.
Viaggio interamente dedicato alla Giordania da Amman al Mar Rosso. Il paese offre, oltre a un'affascinante natura, una varietà di monumenti di raro interesse storico e archeologico. Il territorio, tagliato in due dal fiume Giordano, comprende la porzione orientale della Palestina storica (Cisgiordania) e la Transgiordania (estesa a est del fiume), dove si sono alternate culture e civiltà diverse fin dalla più remota preistoria. La capitale è posta al centro di una efficiente rete stradale ed è quindi l'ideale base di partenza.
In volo dall'Italia raggiungiamo Amman. Costruita su sette colline, offre al visitatore testimonianze delle civiltà che si sono susseguite: ammonita, moabita, greca, romana, bizantina, islamica. I luoghi più importanti da visitare sono: il teatro romano (II sec.d.C.), superbo edificio che si apre a conchiglia nel centro della città e ospita il Museo del Folklore e delle tradizioni popolari, Gebel al Qala'a, la cittadella costruita su un'altura dalla quale si gode un affascinante panorama cui si accede attraverso una porta bizantina. Attraverso le colline di Gilead una superstrada ci porterà a Jerash, la "Pompei dell'oriente". Cinta da mura, ha conservato l'impianto urbanistico romano (II-III sec. d.C.). Visiteremo il grande foro di forma ovale, circondato da splendide colonne ioniche; il tempio di Zeus e quello di Artemide, abbellito da quarantacinque colonne; il teatro, con una capienza di cinquemila posti e l'arco di trionfo edificato in onore di Adriano (129 d.C.). All'epoca paleocristiana e bizantina appartengono tredici chiese, di particolare interesse quelle dei Ss. Cosma e Damiano (533 d.C.) e di San Teodoro (494-496 d.C.). Nei dintorni di Jerash, visiteremo i suggestivi Castelli nel Deserto: Qasr Kharanah, Qasr Al-Amrah, Azraq. A Nord un altro importante sito, ai confini del deserto orientale, è Umm Al-Jimal. Fiorente città Nabatea, costruita in basalto nero, è stata importante nel periodo romano, nel periodo bizantino e nel periodo omayyade.
Da Amman imbocchiamo verso sud la "strada dei re", divenuta oggi un'efficiente arteria che si dirige verso il Mar Rosso attraverso uno degli scenari più incantevoli del medio oriente. Quindi saliamo al Monte Nebu per contemplare lo stesso paesaggio che fu per Mosè la terra promessa e camminare sui percorsi di ronda del castello crociato di Kerak, non senza aver prima contemplato il famoso mosaico sul pavimento di Umm Ar-Rasas, nei pressi di Madaba, nella bellissima e antica chiesa romanica di San Giorgio rappresentante la terra giordana e dopo un bagno nelle sorgenti termali di Hammamat Ma'in. Potremo inserire nel nostro itinerario la visita a due riserve naturali dove è possibile effettuare brevi trekking: Wadi Dana, un cosmo di tesori naturali, e Mahmiyyat Al-Mujib: è questo uno degli scenari più spettacolari della Giordania ed offre tra le più belle escursioni di tutto il Medio Oriente. Tra Aprile e Ottobre si può fare Torrentismo: il Siq Trail, canyon agevole ma spettacolare, permette di risalire il torrente e piccole cascatelle di acqua calda e piacevole, fino ad arrivare ad una alta e rumorosa cascata ; nella profonda pozza ci si può immergere: è un tripudio di risate fragorose! In questa riserva, dopo molti anni, è stato dichiarato protetto lo stambecco nubiano: l'Ibex Trail (possibile tutto l'anno) ne permette l'avvistamento. Khirbat Feinan è un insieme di interessanti siti archeologici. Il villaggio di Dana offre tranquillità e pace. Di una bellezza incomparabile sono i costoni di arenaria che circondano la zona. A Wadi Mousa ci addentriamo nella zona archeologica di Petra, attraverso una stretta gola che in alcuni punti non supera i due metri di larghezza e si apre su uno degli scenari più affascinanti del mondo: scavati in una pietra che sfuma dal rosso al rosa, sorgono i templi e i monumenti dell'antica capitale nabatea. Abitata probabilmente dagli Edomiti fin dal XIII secolo a.C., Petra fu occupata intorno all'800 a.C. dai Nabatei, che da questo punto strategico controllavano, riscuotendo pedaggi, il traffico carovaniero tra l'Arabia e il Mediterraneo. Completamente dimenticata, la “città perduta” fu scoperta con uno stratagemma nel 1812 dal viaggiatore e arabista svizzero Jean Louis Burckhardt. Questi convertitosi all'islam con il nome di Sheik Ibrahim bin Abdullah, si fece portare dai beduini sul sito di Petra (proibita agli stranieri) con la scusa di immolare una capra sulla vicina tomba di Aronne. Nonostante sporadiche visite di viaggiatori occidentali ricadde nell'oblio, fino a quando la riscoprì nel 1836 l'archeologo americano John Lloyd Stephens (scopritore di rovine Maya), il quale ebbe a scrivere: "Trovatemi una meraviglia che la eguagli, fuori dall'oriente. Una città rossa-rosata antica quanto la metà del tempo". Stephens fu quindi antesignano della decisione dell'Unesco che nel 2007 ha inserito Petra tra le 10 meraviglie del mondo...In un'atmosfera magica si possono ammirare le abitazioni, i templi nabatei e innumerevoli monumenti romani (un arco di trionfo, un teatro, un tempio, resti di edifici sacerdotali e di mura), il Monastero (Al Deir) e le straordinarie tombe rupestri oltre a quella di El-Khazneh (il tesoro) posta all'uscita del siq e costituita da una facciata a due ordini corinzi, ornata di statue e di rilievi.
Al termine della “strada dei re” si trova Aqaba (350 km da Amman, via autostrada), unico accesso giordano sul mar Rosso. Prima di raggiungerla, partiremo per un'incantevole gita nel deserto fino alla valle di Wadi Rum (75 km da Aqaba), località di sosta dei beduini dove si trova il forte che ospita il comando della polizia giordana; cercheremo di organizzare un suggestivo pernottamento nel deserto con grigliata sotto le stelle. Qui furono girati gli esterni del film Lawrence d'Arabia. Aqaba è oggi, oltre che un porto, un centro turistico balneare famoso per la bellezza e la pescosità dei fondali. Rientriamo ad Amman e se avremo ancora tempo, ottenuti i necessari permessi, partiremo per Gerusalemme, (escursione facoltativa e soggetta alle condizioni di sicurezza, in Cassa Comune), 88 km da Amman, città contesa di grande interesse dove potremo visitare: la Porta di Damasco, il Santo Sepolcro, santuario ricostruito all'inizio del XII secolo dai crociati esattamente dove si ergeva quello edificato da Costantino nel 335, la Cittadella, la Via dolorosa, il Muro del Pianto, la Moschea di Omar, nota come la Cupola della Roccia. Rientrati ad Amman, in volo torniamo in Italia.