DUBAI 6 DAYS Viaggio di gruppo • Adventure • Medio Oriente
Un breve viaggio di gruppo, di sei giorni alla scoperta della città che dal deserto si è proiettata al futuro, città di contrasti, dove il mondo arabo incontra l’occidente, dove il libro dei record viene riscritto ogni pochi mesi. L'itinerario può prevedere un'eventuale escursione alla capitale Abu Dhabi.
Anna GALANTI - Tel. 3351259058
Sabrina FERRI - sabryferri@yahoo.it
Emirati Arabi: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese e non contenere visti per Israele.
Emirati Arabi: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Un tuffo nel clima mite dell’inverno di Dubai, metropoli giovanissima che in poco più di un decennio si è ritrovata catapultata dalle tende beduine, dai pescatori di perle e dai commercianti di spezie all’avanguardia architettonica ed alla finanza globale. A Dubai tutto luccica, tutto è iperbolico, tutto è stato costruito per battere record e per non avere eguali al mondo. È il centro economico del mondo arabo, luogo di incontro ideale tra Asia, Africa ed Europa. Su queste basi e sulla lungimiranza dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktum, facendo storcere il naso ai vicini più conservatori, Dubai è diventata ad inizio millennio una città del mondo, meta obbligata per lusso, finanza e jet set internazionale. Pesantemente colpita dalla situazione economica internazionale, supportata dai petroldollari dei cugini di Abu Dhabi, Dubai si sta ora risollevando, riprendendo la sua corsa dei record.
Andiamo alla scoperta della città e della sua gente. A Dubai l’80% della popolazione è costituito da stranieri, indiani in primis. Iniziamo dalla Dubai storica, quella sorta intorno al Creek, un’insenatura che costituisce un eccezionale porto naturale. Sulla sponda occidentale sorge Bur Dubai, che con il quartiere di Bastakiya e le sue gallerie d’arte ci ricorda come vivessero i locali fino a non troppi anni fa, con le torri del vento come unico refrigerio naturale contro la calura estiva. Una veloce visita al Dubai Museum ci dà un’introduzione culturale alla città , attraversiamo poi il Textile Souk e con i locali saltiamo su un’abra, l’imbarcazione tradizionale che attraversa il creek e ci porta a Deira. Lì, sulla sponda orientale, si allineano i dhow che trasportano in Iran e negli altri paesi del Golfo Persico, e non solo, qualsiasi tipo di mercanzia. Esploriamo il souk delle spezie, quello dei profumi e quello dell’oro, il più grande del mondo. Qui la metropoli moderna sembra lontana anni luce, ma basta alzare gli occhi sull’orizzonte e da ovunque si scorge la guglia di 828 metri del Burj Khalifa. In pochi kilometri ci proiettiamo avanti di secoli. Il Burj Khalifa è l’edificio più alto al mondo, con una lunga serie di record da sbandierare. Ospita l’Armani Hotel, uffici, appartamenti e la terrazza panoramica più alta al mondo, che consente una vista indimenticabile su tutta la città . Tutt’intorno allo spettacolare grattacielo si estende, ancora parzialmente in costruzione, il nuovissimo quartiere di Downtown Burj Dubai, con il Dubai Mall, ovviamente il più grande al mondo, le spettacolari fontane che ogni sera concedono scenografie incredibili, Souk al Bahar ed una lunga serie di hotel e ristoranti per ogni tipo di palato e … tasca. Vicino il nuovo Dubai International Finance Centre con le sue gallerie d’arte, le Emirates Towers, l’ippodromo dei record Meydan. E poi via lungo Sheikh Zayed Road, l’arteria principale della città , immagine simbolo con la due file di grattacieli che si estendono sui lati.
Ed arriviamo al nuovo quartiere di Dubai Marina, altri grattacieli, altri lussuosi hotel e ristoranti che si estendono intorno alla marina artificiale piena di yacht. E poi sul lungomare di The Walk, tra bancarelle e ristoranti. Immancabile una visita a Palm Jumeirah, l’isola artificiale a forma di palma, sfida dell’uomo alla natura che potrà rimanere seconda solo a The World, l’arcipelago artificiale di 300 isole attualmente in costruzione a poche miglia dalla costa. Sulla palma, l’Hotel Atlantis ed il suo parco acquatico degnamente rappresentano l’immagine di Dubai all’estero: kitsch, esagerato, ostentazione di lusso. Ritornando sulla terra ferma si incontra il simbolo di Dubai, il Burj al Arab, l’hotel a forma di vela, a 7 stelle, che sorge anch’esso su un’isola artificiale. Il vicino Souk Madinat, con i suoi canali e torri del vento, regala scorci fotografici ideali. Ci potremo perdere tra i labirintici corridoi e canali, passeggiando tra hotel da mille e una notte. Per concedersi un po’ di relax balneare andremo sulle spiagge di Jumeirah, all’ombra del Burj al Arab; potremo organizzare un’escursione in jeep nel deserto, o per i più avventurosi, noleggiare dei quad per andare a gustarsi un panorama senza tempo dalla cima di una duna. E poi gli shopping mall che hanno reso celebre Dubai: dal già citato Dubai Mall, il più grande al mondo, al Mall of the Emirates, con la sua pista da sci al coperto, dall’ Ibn Battuta Mall al nuovo Mirdif City Centre, dal Wafi Mall a Festival City. Per chi volesse riscoprire atmosfere più autentiche il fish market costituisce un’esplosione di suoni e .. odori. Il venerdì la comunità pachistana si riunisce lungo la corniche per spettacolari incontri di wrestling. E se abbiamo ancora tempo, un salto fuori l’emirato di Dubai, magari verso la capitale, Abu Dhabi, città più tradizionale, con la sua bella corniche, l’Emirates Palace, hotel anch’esso a sette stelle che rivaleggia con la vela di Dubai, la magnifica Al Nahyan Mosque, Yas Island, con il Ferrari Park ed il circuito di Formula 1.
In questi pochi giorni dovremo decidere con che occhi guardare questa città , autentica nella sua unicità . Autentica nella sua ostentazione di ciò che sembrava impossibile. In delicato equilibrio tra mondo arabo ed occidente, tra passato e futuro.