TIMGAD E OLTRE Viaggio di gruppo • Adventure • Nord Africa
Esplorando le straordinarie rovine della città romana di Timgad, antico avamposto verso l'Africa sconosciuta, e proseguendo verso la splendida oasi di Ghardaia ai margini del grande deserto. Ammireremo le architetture millenarie e immergendosi nella vita delle oasi, tra palmeti rigogliosi e mercati tradizionali. Un'avventura tra storia e paesaggi suggestivi.
Roberto CHIOGNA - Tel. 3487216210
Claudia ZACCHE - Tel. 3383067085
Algeria: Occorre il visto per l’Algeria. Provvediamo ad ottenere l’invito e il visto, inviate con la scheda di prenotazione (in ogni caso in tempo utile per il rilascio) il passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese, 4 foto tessera, il certificato di residenza, la busta paga o l’attestato di lavoro oppure il cedolino inps per i pensionati, la copia dell'estratto conto bancario o postale ed il modulo compilato in tutte le parti SCARICABILE QUI.
Nota importante: ai fini dell'ottenimento del visto indicare nel modulo: il nome e cognome dei genitori, la professione svolta con l'indirizzo del datore di lavoro.
Algeria: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Giorni 1-4
Da Algeri, un volo ci porterà a Constantine, una delle città più antiche del mondo, famosa per i suoi ponti sospesi. Da qui, inizieremo il nostro percorso attraverso le antiche città romane della regione, visitando il sito archeologico di Tiddis, il Museo Archeologico di Setif, e Djemila, patrimonio UNESCO, fondata nel I secolo a.C. Proseguiremo per Batna e Timgad, esempi di ingegneria urbana romana, con importanti resti come l'Arco di Traiano e il teatro, immersi in un contesto naturale suggestivo.
Giorni 5-7
Proseguendo attraverso il Canyon de l'Abiod, visitieremo il villaggio abbandonato di Ghoufi, dove ci sino ancora le tracce delle abitazioni berbere scavate nella roccia. Da lì, punteremo su Biskra, "porta" del Sahara algerino, per arrivare fino a El Oued, nota per le sue case bianche con il tetto a cupola. Raggiungeremo quindi Touggourt, con le sue ksour, le tombe reali e i palmeti di datteri. Infine visiteremo Tamacine, con la Zaouia Tidjania, e Ouargla, famosa per le case in argilla e la grande Moschea.
Giorni 8-10
L'ultima tappa del nostro viaggio ci porterà a Ghardaia, capitale della pentapoli del M'zab e patrimonio dell'Umanità UNESCO. Progettata per resistere alle difficoltà del deserto e promuovere un forte senso di comunità , ci affascinerà con i suoi palmeti e la struttura della sua Pentapoli, dove il tempo sembra essersi fermato: Melika, Beni Isguem, Bou Noura ed El Atteuf, sono esempi incredibilii di questa cultura unica. Scopriremo la storia del popolo Ibadita e l'opera d'ingengneria con cui sono riusciti a portare l'acqua nel deserto!
COSA DICONO I VIAGGIATORI
“Viaggio estremamente interessante da un punto di vista storico, soprattutto per la nostra cultura anticamente connessa con i popoli che abitavano questo territorio.
Il popolo algerino, con le sue forti tradizioni, mantiene con orgoglio le solide radici del proprio passato. L'itinerario è una immersione nella loro cultura, tramite le visite ai siti archeologici, alle antiche vestigia dell’impero romano e ai villaggi ibaditi della Pentapoli di Gardaia. Anche se toccato solo marginalmente, conosceremo anche il deserto. E’ un viaggio breve ma intenso che in pochi giorni ci ha riempito di profonde emozioni, facendoci conoscere un popolo molto diverso, ma amichevole, accogliente ed estremamente gentile." (Iole P.)
Uno straordinario viaggio di carattere storico-culturale tra le antiche rovine romane, sulla costa bagnata dal Mediterraneo, alle splendide oasi dell'interno del Paese. Villaggi rimasti sospesi nel tempo, culture che hanno trovato qui la loro massima espressione, architetture uniche e armoniose, un territorio arido e inospitale trasformato in floridi palmeti e oasi rigogliose grazie all'ingegno umano. Un itinerario che saprà sorprenderci ad ogni tappa per la sua ricchezza e per lo spirito ospitale del suo popolo.
DA COSTANTINE A TIMGAD
Un volo ci porterà dall’Italia ad Algeri e poi, in coincidenza, fino a Constantine. Se avremo tempo dedicheremo una mezza giornata alla visita di questa città che è tra le più antiche del mondo: famosa per i suoi ponti sospesi, Costantine domuna dall'altopiano le gole scavate dal fiume Rhumel.
Il giorno successivo proseguiremo verso le antiche città romane della regione: faremo una prima tappa al sito archeologico di Tiddis, straordinariamnete ben conservato. Proseguiremo poi per Setif, nel cui Museo Archeologico è conservato uno dei mosaici più belli del periodo romano. Punteremo quindi su Djemila, fondata sotto l'imperatore Nerva nel I sec. a.C.: le sue terme, il Foro Romano e il tempio di Giove sono oggi patrimonio UNESCO.
Dopo aver fatto tappa a Batna, nella regione storica delle Aures, proseguiremo verso Timgad, un vero gioiello archeologico inserito in un contesto naturale di grande bellezza, circondata da colline e montagne. Progettata secondo una perfetta griglia geometrica, rappresenta l'apice dell'ingegneria urbana romana: attraversando l'Arco di Traiano al suo ingresso, percorreremo il Cardo e il Decumano per scoprire il castrum, il foro, le terme e il teatro, tutto perfettamente conservato. Una piccola Roma in terra africana.


EL OUED, LE ROSE DEL DESERTO E OUARGLA
Proseguiamo imboccando il suggestivo Canyon de l’Abiod per raggiungere il villaggio abbandonato di Ghoufi: in mezzo a gole circondate da palmeti rigogliosi, si trovano ancora le tracce delle antiche abitazioni berbere scavate nella roccia. Raggiungeremo quindi la citta di Biskra, un'aosi che rappresenta la "porta" di passaggio dalle montagne dell'Atlante al Sahara algerino.
Continueremo quindi il nostro percorso verso sud, attraversando una regione di saline biancheggianti, prosecuzione naturale del Chott tunisino, e raggiungeremo El Oued, antica capitale della regione di Souf: la sua architettura, dallo stile unico, è famosa per le case e le moschee a cupola, una struttura funzionale a mantenere gli interni freschi. Le sabbie che circondano questa oasi sono ricchissime di palmeti e rose del deserto che affiorano ovunque con le loro forme incredibili.
Arriveremo quindi a Touggourt, con la sua ksour, la città vecchia, le maestose tombe della famiglia reale del sultano e gli enormi palmeti da cui provengono la maggior parte dei datteri algerini. Visiteremo anche la vicina Tamacine, con la Zaouia Tidjania, importante centro spirituale ispirato al sufismo, e Ouargla, con le case in argilla della vecchia Medina e la grande Moschea.


GHARDAIA, LA PENTAPOLI IBADITA
Una breve tappa ci porterà , infine, a Ghardaia, l'affascinante capitale della pentapoli del M'zab, nonché patrimonio dell’Umanità UNESCO. Progettata per resistere alle difficoltà del deserto e promuovere un forte senso di comunità , l'oasi sopravvive grazie alle foggara: un ingegnoso sistema di distribuzione dell’acqua con 270.000 pozzi profondi oltre 60 m, dai quali l'alcqua viene portata in superfice grazie all'impiego di muli e cammelli. La sua posizione, sulle rotte caraovaniere, l'ha resa per secoli un importante centro economico. Visiteremo i suoi palmeti, gli orti, il suo affollato mercato nel suq e la bellissima piazza, adornata di tessuti e tappeti, dove il tempo sembra essersi fermato a qualche secolo fa.
APPROFONDIMENTO
Si tratta di un complesso e ingegnoso sistema di canalizzazione sotterranea che raccoglie l'acqua delle sorgenti o delle falde acquifere e la ridistribuisce ai palmeti e ai campi coltivati, riducendone l'evaporazione. Lungo i canali sono disposti dei pozzi verticali per consentire il controllo e la manutenzione del flusso d'acqua. In base a precise regole comunitarie e al numero di palme che si possiede, ogni utente l'acqua ha diritto a una quantità d'acqua proporzionata alla dimensione del suo terreno, regolata da un sistema di orologi ad acqua o sabbia. In questo modo, l'utilizzo di una risorsa così importante è equo e sostenibile.
Visiteremo la Grande Moschea e saliremo sul Belvedere con una vista incredibile su tutte le oasi della Pentapoli: Melika, Beni Isguem, Bou Noura, ed El Atteuf. Queste città furono fondate attorno all’anno 1000 dagli Ibaditi, un ramo islamico più moderato che praticava i valori di tolleranza, moderazione e giustizia: per questo vennero perseguitati e cacciati da correligiosi più integralisti, finché trovarono rifugio in questa regione estrema. Le città della pentapoli hanno tutte la stessa struttura: la moschea posta al centro nel punto più alto, con il tradizionale minareto a forma di torre e, attorno, in cerchi concentrici, le abitazioni dei nobili religiosi, i benestanti e i mercanti. Infine, sulla p rte più esterna, il mercato e le mura di protezione. Nella pentapoli, le donne indossano il tradizionale Haik, una lunga veste bianca che lascia scoperto solo un occhio.
Da Ghardaia, un rapido volo interno ci riporta ad Algeri dove, se avremo tempo, potremo dedicarci ad una rapida vosita della città , con la sua Medina e il sito archeologico di Tipaza. Da qui ci attenderà poi il volo che ci riporterà in Italia.
