TUTTO ERITREA Viaggio di gruppo • Adventure • Africa Centrale
PArtiamo per esplorare l’altopiano di Asmara, le misteriose rovine di Qohaitò e Matara, e la bellissima Keren. Ammireremo le Dolomiti di Senafe, l’antico porto di Adulis e le Isole Dahlak, perle sconosciute del Mar Rosso, scoprendo una ricca varietà di paesaggi e storia in questo affascinante viaggio.
Rosangela SOMASCHINI - Tel. 3405928799
Eritrea: occorre il visto. Per ottenerlo attraverso Viaggi nel Mondo inviare il passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese e con 2 pagine libere consecutive, 4 foto a colori formato tessera recenti, la copia fronte retro della carta d'identita ed il modulo compilato e firmato SCARICABILE QUI.
Tutta la documentazione ci deve pervenire minimo 20 giorni prima della partenza.
Eritrea: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Il costo dei servizi in Eritrea è condizionato dall’itinerario autorizzato e dalla reperibilità di barche sicure. La quota pubblicata deve essere considerata di previsione e modificabile in funzione di quanto verrà confermato.
Giorni 1-5
Inizieremo il viaggio ad Asmara, capitale dal fascino retrò, con edifici in stile Art Déco e atmosfere coloniali che raccontano un passato italiano ancora vivo. Esploreremo i suoi mercati, caffè storici e monumenti. Proseguiremo verso Keren, dove scopriremo il mercato del bestiame e il suggestivo cimitero militare italiano. Ci immergeremo nella vita locale, tra tradizioni e incontri con le comunità dell’altopiano.
Giorni 5-10
Dopo aver esplorato Asmara, ci avventureremo nell’entroterra verso Mendefera e i villaggi di Adi Qala e Dehro Conat, dove scopriremo mercati ricchi di prodotti locali e vedremo l’intreccio di tradizioni etniche che caratterizza queste comunità. La tappa successiva ci porterà a Dekemhare e alla regione di Qohaito, nota per le antiche rovine che testimoniano la civiltà aksumita, tra canyon e altipiani. Attraverseremo la zona di Ghinda e raggiungeremo la storica Massawa, città portuale affacciata sul Mar Rosso, dove l’architettura ottomana si fonde con influenze locali e testimonia una storia segnata dal commercio e dalle migrazioni.
Giorni 11-16
Navigheremo verso le Isole Dahlak, un arcipelago corallino caratterizzato da acque limpide e spiagge isolate. Sulle isole come Dur Gaam, Enteara e Cundabilu, avremo l'opportunità di esplorare la vita marina facendo snorkeling tra barriere coralline rigogliose e di conoscere le piccole comunità di pescatori che abitano questo paradiso incontaminato. Di ritorno sulla costa, visiteremo Adulis, un sito archeologico di grande valore storico, antica città portuale che un tempo collegava il Mar Rosso ai regni del Corno d’Africa, con i suoi resti che raccontano storie di rotte commerciali millenarie prima del rientro ad Asmara.
Cosa dicono i nostri viaggiatori
“Asmara ci ha sorpresi: tra incontri, profumi e architettura italiana, sembra di fare un salto nell’Italia degli anni ’30, in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Massawa è un mix di malinconia e fascino, con le sue strade che raccontano le storie di una guerra passata, in silenzio, sotto cieli intensi e colori orientali. ma sono stati gli incontri il cuore del viaggio: persone che ricordano ancora l'epoca italiana, felici di raccontare storie di vita e di ospitalità, lontano dai sentieri del turismo di massa”. Giampiero C.
Il viaggio si propone di esplorare il meglio dell’Eritrea, un giovane paese africano con profondi legami storici con l’Italia, che all’inizio del XX secolo la scelse come sede della propria ambizione coloniale. In mezzo secolo, gli italiani contribuirono significativamente allo sviluppo del paese, costruendo infrastrutture, strade e palazzi, portando con sé lo spirito laborioso tipico dell’emigrante. Asmara crebbe fino a diventare una città elegante e armoniosa, Massawa un porto ben organizzato, e venne realizzata una rete stradale moderna che ancora oggi testimonia quell’impegno. Attraverso le esplorazioni, gli italiani scoprirono e documentarono la bellezza del territorio, i suoi monumenti e la natura straordinaria, riportandone le impressioni nella Guida del Touring Club Italiano del 1938, ancora oggi una fonte preziosa di informazioni. Poiché ogni località del paese richiede autorizzazioni specifiche, e le aree visitabili possono variare, questo itinerario è flessibile e potrà essere adattato alle condizioni locali in continuo aggiornamento.
Asmara e l’altopiano eritreo
Il nostro viaggio comincia ad Asmara, una capitale unica nel suo genere, dove ogni angolo racconta il connubio tra la storia coloniale italiana e la cultura eritrea. Passeggiando per le vie del centro, ci fermeremo ad ammirare edifici Art Déco come il Cinema Impero e la Fiat Tagliero, una stazione di servizio. Tra i caffè storici e i mercati vivaci, conosceremo un’Eritrea dove si parla ancora italiano, e avremo l’occasione di chiacchierare con anziani del luogo che ci racconteranno storie del passato.
A Keren, città a nord-ovest di Asmara, il viaggio assume un carattere più rurale: il lunedì mattina ci immergeremo nel famoso mercato del bestiame, un evento di grande vivacità dove mercanti e contadini si incontrano per scambiare dromedari, bovini e pecore. È un luogo ricco di colori e suoni, dove la cultura tradizionale eritrea si esprime pienamente. Dopo il mercato, esploreremo il cimitero militare italiano, testimonianza della storia condivisa tra Italia ed Eritrea, e visiteremo la Madonna del Baobab, un luogo di culto che unisce il simbolismo cristiano a un albero millenario, rendendolo uno dei siti più suggestivi della zona.
Lo sapevi che…?
Asmara, la capitale dell’Eritrea, è considerata un gioiello dell’architettura coloniale italiana e uno dei migliori esempi al mondo di città in stile Art Déco. Durante il periodo coloniale, gli urbanisti e architetti italiani progettarono una città che fosse allo stesso tempo funzionale e rappresentativa dello stile europeo moderno. Tra il 1936 e il 1941, Asmara si arricchì di oltre 400 edifici in stili diversi, dall’Art Déco al Futurismo, passando per il Razionalismo. Un esempio emblematico è la stazione di servizio Fiat Tagliero, progettata per sembrare un aeroplano con le sue due ali laterali di cemento sospese senza supporto, un’impresa ingegneristica che ancora oggi stupisce i visitatori. L’eredità coloniale si riflette anche in altri edifici simbolici, come il Cinema Impero, che presenta una facciata decorata con motivi geometrici, e il Teatro di Asmara, il cui interno richiama i teatri italiani dell’epoca. La pianificazione urbanistica di Asmara, con i suoi viali alberati, i parchi e le piazze, segue un ordine che la distingue dalle città circostanti, rendendola un “museo a cielo aperto” di architettura italiana. Asmara ha mantenuto questi edifici praticamente intatti, nonostante i cambiamenti politici e sociali, guadagnandosi nel 2017 il titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
L’altopiano eritreo
Da Asmara ci addentreremo verso l’altopiano eritreo, una regione ricca di fascino naturale e culturale. Mendefera ci accoglierà con il suo mercato brulicante e un contesto di colline ondulate, prima di dirigerci verso Adi Qala e Dehro Conat, piccoli centri dove potremo osservare il lavoro artigianale e l’autenticità della vita quotidiana, tra contadini e artigiani che lavorano con strumenti tradizionali.
La tappa successiva sarà Dekemhare, una cittadina con forti legami storici con il periodo coloniale italiano, che oggi ci appare in una fusione tra architettura coloniale e influenze locali. Da qui raggiungeremo il sito archeologico di Qohaito, un luogo di straordinario valore storico che conserva le vestigia della civiltà aksumita, con tombe antiche e templi abbandonati tra gole e altipiani che ci offriranno viste panoramiche spettacolari. I paesaggi di questa regione alternano profonde vallate e rilievi montuosi, creando un ambiente di grande suggestione.
Superato Ghinda, raggiungeremo Massawa, città portuale affacciata sul Mar Rosso e segnata dalle influenze ottomane, visibili nelle architetture degli edifici con arcate e finestre in legno intagliato. A Massawa, ci perderemo tra le vie strette e gli antichi palazzi, alcuni dei quali conservano ancora le tracce dei bombardamenti della guerra, e ci godremo il panorama marino che da sempre è stato un punto di approdo per mercanti e viaggiatori.
Lo sapevi che...?
Il Timkat è una delle festività religiose più importanti per i cristiani ortodossi etiopi ed eritrei, che celebra l’Epifania, ovvero il battesimo di Gesù nel fiume Giordano. Ricorre il 19 gennaio (o il 20 gennaio negli anni bisestili) ed è caratterizzato da processioni, cerimonie religiose e canti. Durante il Timkat, copie dell'Arca dell'Alleanza (tabot) vengono portate in processione dalle chiese verso corsi d’acqua o bacini simbolici. I tabot, avvolti in tessuti colorati, rappresentano il centro delle celebrazioni, e ogni chiesa porta il suo in segno di devozione. La cerimonia culmina con la benedizione dell'acqua, durante la quale i fedeli partecipano a un’immersione simbolica per rinnovare il loro battesimo.
Isole Dahlak, Massawa e ritorno ad Asmara
Il nostro viaggio proseguirà verso le Isole Dahlak, uno dei gioielli nascosti dell’Eritrea, un arcipelago di isole coralline immerse in acque limpide e lontane da ogni forma di modernità. Navigheremo tra le isole di Dur Gaam, Enteara e Cundabilu, dove campeggiare sotto le stelle sarà un’esperienza indimenticabile. Le giornate qui saranno dedicate al mare e alla natura: avremo la possibilità di fare snorkeling in acque popolate da pesci tropicali e coralli colorati, osservando un ecosistema marino ancora intatto e facendo esperienza di vita quotidiana con i pescatori locali, che ci racconteranno della loro vita su queste isole remote. Ci dirigeremo anche verso le isole più selvagge e meno popolate come Duijin o Gir Gir e Dohul, dove la natura è protagonista assoluta. Qui, il tempo sembra fermarsi: le spiagge di sabbia bianca si alternano a calette rocciose, offrendo luoghi ideali per fare snorkeling e ammirare la varietà della vita marina. L'isola di Madote ci accoglierà con le sue barriere coralline, dove avremo l’opportunità di fare immersioni e godere di un ambiente sottomarino ricco e rigoglioso.
Rientreremo a Massawa per una visita al sito archeologico di Adulis, uno dei luoghi storici più significativi della regione. Adulis, antico snodo commerciale per le carovane che attraversavano il Mar Rosso, conserva rovine di templi, case e strutture di epoca aksumita, che ci parleranno di un passato lontano, quando l’Eritrea era un punto di incontro tra culture africane e orientali. Camminare tra i resti di questa città ci permetterà di percepire l’importanza storica di questi luoghi, crocevia di rotte commerciali millenarie.
Infine, il nostro viaggio si concluderà ad Asmara, dove avremo l’opportunità di esplorare ancora angoli nascosti della capitale, tra botteghe di artigiani, mercati e caffè. Un’ultima giornata dedicata a vivere l’atmosfera della capitale eritrea prima del volo di ritorno, portando con noi ricordi di luoghi, volti e storie che arricchiscono la nostra comprensione di questa terra.