NEPAL ORIENTALE Viaggio di gruppo • Adventure • India, Nepal e Dintorni
Scoprendo un Nepal nascosto a est di Kathmandu, dove la natura regna tra le colline verdi di Ilam, la fauna protetta nella riserva di Koshi Tappu e l'architettura sacra di Janakpur, un importante centro di culto hinduista. Un'esperienza affascinante tra paesaggi unici e spiritualità profonda.
Nepal: è necessario il visto di entrata.
Seguire le indicazioni secondo due opzioni contenute nel link
Nepal: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate l’antitifica e profilassi antimalarica.
C'è un Nepal a est di Kathmandu poco conosciuto ma non meno affascinante di quell'immagine che ci riportiamo dietro ogni qualvolta lasciamo il Paese dopo una visita sempre densa di emozioni. Qui è il predominio della natura tra le sempreverdi colline dell'Ila, della fauna protetta nella riserva di Koshi Tappu, e dell' architettura di Janakpur centro di culto e di fondamentale visitazione da parte dei fedeli hinduisti.
Cominciamo da Kathmandu. La mattina presto ci si incammina attraversando il quartiere di Chhertapathi fino alle pendici del colle di Swayambhunath, dove induismo e buddismo si mescolano alla perfezione, tra stupa, shikara e gompa, e se arriveremo presto riusciremo a vedere i falchi che si alzano in volo sulla capitale. Da qui in taxi ci trasferiamo a Pashupathinath, il tempio del trapasso, la Varanasi del Nepal dove assisteremo ai riti funebri della cremazione. A piedi, attraversando il ponte sul fiume Baghmathi, percorreremo la scalinata che si addentra nella foresta ed è costellata da numerosi templi dedicati a Shiva. Da qui arriviamo a Bouddhanath, il borgo che ospita il secondo stupa più grande dell'Asia, passiamo così dal mondo Induista al mondo Buddhista dove assisteremo alle preghiere dei fedeli e percorreremo con loro la khora della piazza.
Iniziamo il nostro trasferimento verso oriente sulla Arniko highway incontrando dopo poche decine di km Dhulikel villaggio newari (1550m) circondato da verdi coltivazioni di riso. Dalla collina protetta dal tempio di Shiva è possibile godere di una ampio panorama sulla balconata himalayana dal Langtang Lirung (7227) fino al Numbur (5945) soffermano lo sguardo su Dorje Lakpa (6966) l'imponente Gauri Shankar (7134) e Melungtse (7181). A poca distanza (12 km, due ore camminando) sorge su una collina Namobuddha uno dei luoghi più sacri di pellegrinaggio e ritiro meditativo con un piccolo stupa circondato dalle immancabili bandiere di preghiera, luogo particolarmente suggestivo che ricorda il sacrificio del Buddha che si immolò per calmare la fame di una tigre con i suoi piccoli.
Lungo la Arniko Hgy una breve deviazione conduce a Sitkha Bazar. La comunità del villaggio è molto povera ed è costituita da famiglie, che vivono grazie alla lavorazione della terra ed alla pesca, nel vicino fiume Sunkoshi. Visitiamo la Shree Jakhanisthan Hostel School, dove è stato costruito un ostello dedicato alla memoria di Anna De Marinis, storica collaboratrice di AnM. Grazie anche al contributo di Avventure nel Mondo, l'ostello è stato costruito per ospitare i bambini poveri della comunità e dei villaggi limitrofi.
Raggiungiamo Janakpur. Meta di importanti pellegrinaggi di fedeli Hindu, evoca il noto poema epico Ramayana. Dedicato a Sita che qui nacque e sposò Ram. Secondo il poema Ram viene creduto l'incarnazione di Lord Vishnu e Sita quella della dea Lashmi. Racconta ancora che la dea nacque da un solco di terra come una pianta di riso durante l'annuale aratura del padre Janaka. Secondo la pratica Hindu Janakpur è compreso nella rotta santa Parikrama (cerchio santo come forma di devozione e culto).
Il luogo di culto è l'imperdibile Janaki Mandir, una delle più significative espressioni dell'architettura nepalese, costruito all'inizio del 1900 in un elaborato stile moghul barocco. E' un vasto e maestoso tempio bianco e azzurro coperto di arabeschi considerato uno dei primo esempi di stile hindu-koiri nepalese con archi di marmo, cupole e torrette. Costruito sul luogo in cui sorgeva il palazzo di re Janaka è meta di pellegrinaggi di fedeli hindu particolarmente nel mese di Margasircha (Novembre Dicembre), mese in cui si commemora la nascita di Rama e il suo matrimonio con Sita. I fedeli, le donne vestite di sari dai colori sgargianti si bagnano nelle numerose vasche adibite al rito della purificazione e seguono vari rituali fino alla processione in cui il dio Rama, su un trono, viene portato su un baldacchino da un tempio all'altro, mentre la dea Sita con lo stesso rituale segue un percorso diverso.
Koshi Tappu riserva della fauna selvatica lungo il corso del fiume Sapta Koshi a ridosso del confine dell'India è la prossima visita. Si tratta di una riserva naturale ideata inizialmente per la protezione del bufalo selvatico è divenuto habitat protetto anche per cervi maculati, gaviali, pangolini, delfini dei Gange varani e pitoni, tra gli altri. La riserva è un tipico punto di passaggio e riposo per uccelli migratori che possono essere osservati in questo habitat e visitabile a dorso di elefante. Nei giorni di chiara visibilità lo skyline dell'Himalaya è imponente con la vetta del Makalu (8475) su tutti.
La vegetazione varia da distese erbose con boscaglia a foreste fluviali decidue. Le pianure sono piatte ed esposte ai venti che in alcune stagioni sono caratteristiche della pianura del Terai. Talvolta raffiche più forti e prolungate sollevano acqua dal fiume a formare schermi di nebbia che rendono l'ambiente curiosamente selvaggio.
Raggiunto quasi il confine indiano a Bhadrapur viriamo decisamente a nord per raggiunge Ilam Bazaar nella regione dell'llam. Siamo nell'estremo est del paese, il distretto sorge alle pendici del Monte Kanchanjunga, terza vetta al mondo per altezza. E' una vastissima area collinare coperta da piantagioni di te. L'intera area qui è chiamata Queen of the hills, dalla cui sommità si vedono i verdi terrazzamenti di coltivazioni del te. La terra fertilissima con un clima mite aiuta la crescita di queste piantagioni che hanno centinaia di anni. La vegetazione verde durante tutto l'anno e lo spettacolo ondulante delle colline coperte da foglie di te è semplicemente maestoso.
Si crede che le prime piantagioni di te furono portate dalla Cina come regalo da parte dell'Imperatore cinese al Primo Ministro di allora Jung Baha Chen Randu.
Da Ilam Bazaar a Maipokhari, zona palustre protetta da WWF e membro della Ramsar Wetlands Convention, luogo fondamentale di pellegrinaggio sia induista che buddhista è ritenuta la dimora della dea Bhagawati. Il lago dalle acque smeraldo si estende per circa 1 km di circonferenza e navigabile con piccole imbarcazioni. E' circondato da una foresta fitta di abeti, betulle, pini e ginepri. Orchidee e rododendri aggiungono colore a una atmosfera suggestiva. Di nuovo in trasferimento verso Antu Danda, su una collina a 2300 km di altezza che regala una vista stupenda sul massiccio dell'Everest e del Kanchanjunga da un lato e sulla vasta piana del Terai dall'altra. Una spettacolare passeggiata (3 ore) ci permette di raggiungere Chhiptar attraverso colline lussureggianti immersi nella natura e con vista sull'Himalaya.
Sulla strada del ritorno, passiamo da Mahadevsthan, un singolare luogo di culto, sacro a hinduisti, buddhisti ed alle genti del Terai. Nella grotta Halesi Maraktika i fedeli delle tre tradizioni pregano uno accanto all'altro e lama buddhisti celebrano riti alternandosi a sacerdoti hindu.
Rientriamo a Kathmandu per gli ultimi acquisti a Thamel e voliamo verso l'Italia con il Nepal nel cuore.