MONGOLIA SOLO Viaggio di gruppo • Adventure • Mongolia e Siberia
Nel paese dei mongoli, esploreremo il deserto del Gobi, con le sue dune di sabbia e formazioni rocciose uniche. Scopriremo la terra di Gengis Khan, visitando antichi siti storici e immergendoci nella cultura locale. Attraverseremo steppe sconfinate e vivremo avventure indimenticabili in questa affascinante regione.
La linea Soft nasce dall'esperienza quarantennale di viaggi alternativi in ogni parte del mondo. Gli itinerari Soft sono viaggi tra i più collaudati, che si differenziano dagli altri, perche i mezzi di trasporto e gli alberghi sono prenotati e confermati preventivamente da Viaggi nel Mondo. Le sistemazioni sono in camere doppie o triple e talvolta anche in quadruple. Per ogni altro aspetto valgono le caratteristiche peculiari della nostra formula base, quindi la vita di gruppo, la figura del coordinatore, la gestione della cassa comune.
Nicoletta STACCIOLI - Tel. 335-5878742
Federica GUERINI - Tel. 3331717825
Mongolia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Da Gennaio 2023 a Dicembre 2025 per tutti i viaggi turistici inferiori a 30 giorni, i cittadini italiani, insieme a quelli di altri 33 paesi, sono esentati dall’ottenimento del visto.
Mongolia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Interposta tra la Cina e Russia, l’antica e nobile terra dei Mongoli si distende sopra un grandioso altopiano steppico e solitario, circondato per tre lati da imponenti arcate montuose, e isolato a Sud da una cintura di aride depressioni semisommerse dalle sabbie che ricoprono di tanto in tanto la sconfinata monotonia e desolazione del Gobi, il più temibile dei deserti asiatici, terra senz’acqua e senza vegetazione.
L’ isolamento nel quale la natura ha confinato il Paese e altri fattori meno evidenti - come le suggestioni del passato, il ricordo delle gesta leggendarie di Gengis Khan e dell’Orda d’oro - hanno contribuito a creare ed alimentare l’alone mitico che circonda ancora oggi per noi la Mongolia che, in un mondo ormai frugato e conosciuto in tutti gli angoli, ci appare come una terra favolosa, fuori dalla geografia e dalla storia, piena di ombre e misteri.
Il viaggio è basato fondamentalmente sullo splendido paesaggio nonché sugli incontri con le famiglie nomadi ed i loro animali. Il senso del viaggio è proprio quello di perdersi in questa natura incontaminata e senza limiti: è un viaggio interiore, un incontro del proprio Io con l'universo che dona naturalmente pace e serenità. Quello che si vede lo si fa “andando” e non come meta finale in quanto pochi sono i templi (veri gioielli buddisti) conservati dopo lo scempio irrazionale dell'epoca comunista così come pochi, ma straordinari, i musei da visitare. Tempi e ritmi non sono assillanti: malgrado la lunghezza di alcune tappe anche se si arriva un'ora dopo il previsto non cambia nulla, e la lunghezza delle giornate estive aiuta tanto. Il turismo è limitato (specie nel Gobi) e ci si incontra con altri quasi esclusivamente nei camp dove si pernotta, altrimenti sembra di essere soli.
E' un viaggio facile sia per il coordinatore che per i partecipanti: pulmini fuoristrada quasi sempre all'altezza delle situazioni, bravi autisti, una guida-interprete, mezza pensione durante tutto il viaggio con sistemazioni confortevoli e cibo discreto.
Un volo dall’Italia a Ulan Bator (concidenza intermedia), siamo in Mongolia. Per visitare il paese seguiremo un itinerario circolare che - attraverso la steppa e passando per l’area del Khognokhaan Uul - ci porterà prima verso Kharkhorin (l’antica capitale della Mongolia) nella quale si trova lo stupefacente monastero di Erdene Zuu con i suoi 108 stupa, e poi ancora più a ovest, in area di montagna, al Parco Nazionale Terkhiin Tsagaan Nuur con il suo lago e il cratere del vulcano Khorgo.
Tappa successiva sarà il Parco Nazionale Khangain Nuruu con un breve trek al monastero montano di Tovkhon, poi il passaggio nell’area del Gobi attraverso Ongi, villaggio ai margini del deserto e sede dei resti di importanti monasteri devastati negli anni ’30. Inoltrandoci sempre più nel Gobi passeremo per Bayanzag, zona ricca di fossili dove la missione Ligabue ha recentemente realizzato una serie di scavi, raggiungendo quindi tra la desolazione più assoluta le dune di Khongoryn che non mancheremo di scalare. Ultima tappa nel Gobi sarà la valle di Yol con il Canyon dell’Aquila e poi dopo la profonda immersione nella quiete della natura e degli spazi immensi, il traumatico ritorno nella caotica Ulan Bator dove visiteremo diversi interessanti musei.
N.B.: il percorso indicato potrebbe essere realizzato anche in senso contrario.
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NADDAM FESTIVAL - MONGOLIA, ULAN BATOR 11-15 Luglio 2025
I gruppi del viaggio MONGOLIA SOLO e del TUTTO MONGOLIA avranno la possibilità di partecipare alle celebrazioni annuali per l’Anniversario della Fondazione della Repubblica Mongola, la migliore occasione per vedere i mongoli in festa.
Gran parte della manifestazione è dedicata a sfilate interminabili, nelle quali ogni tribù si presenta con i costumi e i vessilli particolari. Seguono le sfilate di maschere grottesche, di evidente derivazione cinese. La danza, la musica e il canto sono molto popolari. Nei balli tradizionali risaltano scene di antiche battaglie, la danza è sovente accompagnata dal canto corale. Più suggestivo è il canto singolo che si leva nella steppa.
Il culmine della festa a Ulan Bator è lo spettacolo della lotta e il tiro con l’arco. Migliaia di persone affollano lo stadio per acclamare i loro campioni. Alle gare di Ulan Bator partecipano solo gli atleti migliori, selezionati nelle provincie in centinaia di combattimenti e gare. La vittoria nelle gare nazionali di lotta è molto importante. Il vincitore compie, dopo il combattimento, una singolare danza attorno a una specie d’altare che sorge nel centro del campo.