PATAGONIA CAMINO AUSTRAL Viaggio di gruppo • Adventure • Sud America
Esploriamo insieme la Patagonia cileno-argentina lungo le nuove piste transandine. Attraversando i fiordi cileni, i parchi nazionali e le imponenti Ande argentine lungo la celebre Ruta 40 e il suggestivo Camino Austral fino a Ushuaia, nella Terra del Fuoco. Possibile estensione facoltativa per visitare l'incantevole Isola di Pasqua.
Argentina: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Cile: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Stati Uniti: Nel caso in cui il piano voli preveda lo scalo in USA è necessario fare l'ESTA clicca qui
Argentina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. È consigliata profilassi antimalarica.
Cile: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Giorni 1-8
In volo dall'Italia, raggiungeremo Puerto Montt, dove visiteremo il mercato del pesce di Angelmó, simbolo del legame della regione con il mare. Da lì, con un traghetto arriveremo all'isola di Chiloé, scoprendo le sue tradizioni, le chiese in legno e i villaggi di Castro e Quinchao. Proseguiremo verso la costa di Cucao e, dopo esserci imbarcati per Chaitén, inizieremo a percorrere la Carretera Austral, attraversando parchi, riserve naturali e il Lago General Carrera. Raggiungeremo quindi Chile Chico, immersi in un paesaggio incontaminato.
Giorni 9-14
Arriveremo a Los Antiguos, già in Argentina, dove inizieremo a percorrere la Ruta 40, che scende lungo la Cordigliera cilena. Punteremo quindi verso il Rio Pinturas e il Canyon di Cueva de las Manos, un sito archeologico millenario. Proseguiremo per El Chaltén, dove faremo i trekking alla Laguna de Los Tres, dominata dalle iconiche vette del Fitz Roy, e al Campo Capanna Maestri, sopra il Mirador del Cerro Torre. A El Calafate, attraverseremo il Lago Argentino per ammirare i ghiacciai e, infine, con i ramponi ai piedi, percorreremo il Perito Moreno.
Giorni 15-23
Continuando a sud, lasceremo la Ruta 40 e entreremo in Cile per visitare il Parco Nazionale Torres del Paine, con le sue torri granitiche e i cuernos aguzzi. Saliremo al mirador per ammirare gli iceberg del Ghiacciaio Gray. Lasciato il parco, passeremo da Puerto Natales e Punta Arenas, fermandoci alla Cueva del Milodon. Da qui, attraverseremo in traghetto lo Stretto di Magellano e percorreremo l'Isla Grande del Fuego fino a Ushuaia. Faremo un'escursione sul canale di Beagle e concluderemo il viaggio con una visita a Buenos Aires, prima di rientrare in Italia.
COSA DICONO I VIAGGIATORI
Il Camino Austral è un viaggio di nicchia che parte raramente ma a mio avviso è il viaggio perfetto, tutto via terra, dalla regione dei laghi in Cile alla Terra del Fuoco in Argentina. Si parte da Puerto Montt e si dedica la prima parte del viaggio al Cile ed ai suoi Parchi meno turistici, la parte centrale del viaggio è quella classica con i trekking più battuti al Fitz Roy e Cerro Torre in Argentina e le Torri del Paine in Cile, immancabile la visita al maestoso Perito Moreno. Si conclude con Ushuaia. In alcuni giorni il vento era insostenibile, ma nonostante ciò il viaggio è stato molto bello, un’esperienza unica. Il Camino Austral è un viaggio a mio avviso immenso, uno dei più belli in catalogo con AnM. " (Fabio M.)
Uno splendido itinerario, 4500 km da Bariloche fino ad Usuhaia attraverso la Carretera Austral e la Ruta 40: un percorso che ci permetterà di assaporare a fondo l’idea del vero viaggio. Nella prima parte percorreremo il Cile meno conosciuta e meno turistico, dedicandoci alla scoperta dell’arcipelago Chiloe. La seconda parte, da El Chalten fino ad Usuhaia, è la Patagonia più classica, ma sempre estremamente sorprendente, dove sarà la natura a dare spettacolo. E’ un viaggio molto intenso, un’affascinante traversata da nord a sud dedicata ai grandi spazi della Patagonia. L'itinerario si sviluppa lungo due grandi strade statali all’estremo sud del mondo, il Camino Austral cileno e la Ruta 40 argentina, che si porteranno nei grandi parchi nazionali e al cospetto delle vette più iconiche.
CILE, LA REGIONE DEI LAGHI
Un lungo volo per Santiago e una coincidenza ci faranno arrivare a Puerto Montt, dove visiteremo il porto di Angelmó, famoso per il suo mercato del pesce, un tripudio di mariscos e specialità locali che raccontano l’intimo legame della regione con il mare. Da qui, porta d'accesso della Patagonia cilena, seguiremo la Ruta 5 fino a Pargua e attraverseremo in traghetto lo stretto che separa il continente dall’isola di Chiloé. In pochi minuti arriveremo a Chacao, pronti a scoprire un’isola dalla forte identità culturale, con verdi paesaggi e radicate tradizioni.
Da Ancud ci sposteremo a Castro, dove le palafitos, le caratteristiche case su palafitte, tracceranno un confine tra terra e acqua. Proseguiremo verso i villaggi di Chonchi, Quemchi, Dalcahue e Achao sull’isola di Quinchao, per ammirare le antiche chiese di legno del XVII secolo, simbolo dell’incontro tra artigianato locale e influenze europee. Il nostro viaggio ci porterà anche a Cucao, sulla costa occidentale, dove la baia sferzata dal Pacifico ci racconterà storie di tempeste e isolamento. Infine, raggiungeremo Quellón, affacciato sul Golfo del Corcovado, e ci imbarcheremo verso Chaitén, da dove inizieremo a percorrere la mitica Carretera Austral.
La Carretera Austral, voluta dal governo di Pinochet per collegare le remote regioni del sud, attraversa terre quasi disabitate, strette tra la Cordigliera e i fiordi. La percorreremo fino a Cochrane, tra fiumi glaciali, foreste impenetrabili e piccoli villaggi di pionieri. Lungo il percorso, attraverseremo il Parco Nazionale di Queulat, dove scaleremo il Senderos Ventisquero Colgante, e la Riserva Nacional Coyhaique, con il suo bellissimo Sendero Lagunas. Costeggeremo il Lago General Carrera, dalle acque incredibilmente limpide, che porta due nomi – cileno e argentino – come testimonianza della sua posizione di confine.
Infine, da Cochrane raggiungeremo Chile Chico, affrontando un tratto finale di strada, molto impervio ma di una bellezza promordiale.
CURIOSITÀ
Sull’Isola di Chiloé, a causa della sua posizione isolota, si è sviluppata una cultura unica e distintiva che combina le tradizioni indigene con le influenze spagnole. La sua mitologia è popolata da spiriti e divinità legate alla fertilità e al mare, mentre la cucina ha piatti unici che si trivano solo qui, come il curanto e il Pan di Pascua. Ma il suo tratto più distivo sono sicuramente le palafitte e le chiese in legno, molte delle quali dichiarate oggi patrimonio UNESCO: queste costruzioni, dallo stile unico, riflettino l’influenza spagnola ma, soprattutto, l’abilità degli artigiani locali.
ARGENTINA, DAL FITZ ROY AL PERITO MORENO
A Los Antiguos saremo già in Argentina dove troveremo nuovi mezzi per proseguire fino alla città di Perito Moreno: da cui ha inizio la Ruta 40 che scende a sud, snodandosi lungo la Cordigliera cilena. In quesa zona incontreremo molte grandi estancias ovine, grandi tenute dove gli aniamli pascolano liberi. Se possibile, proveremo ad alloggiarci per una notte vivendo un’esperienza autentica con i gauchos locali. Ci inoltreremo quindi verso il Rio Pinturas e lo strepitoso Canyon di Cueva de las Manos, un sito archeologico millenario, scrigno della più famosa arte rupestre patagonica.
Una lunga tappa ci trasferirà a El Chalten, nel Parco Nazionale Los Glaciares, base da cui partiremo per i due trekking più impegnativi: quello alla Laguna de Los Tres del Fitz Roy, un percorso ad anello di circa 18km che ci porterà alla laguna dominata dalla vista spettacolare delle tre vette; e quello al Campo Capanna Maestri del Cerro Torre, circa 20km con diversi dislivelli.
Giunti a El Calafate, con un’escursione in barca, attraverseremo il Lago Argentino, passando al cospetto dei grandi ghiacciai Upsala, Onelli e Spegazzini.
DA TORRES DEL PAINE ALLA TERRA DEL FUOCO
Continuando a sud, lasceremo la Ruta 40 e rientreremo in Cile da Cancha Carrera per visitare il Parco Nazionale Torres del Paine. Gli aggettivi non bastano per decantare la bellezza di questo luogo: le bianche torri granitiche, gli aguzzi cuernos e poi il Lago Pehoe con l 'omonimo rifugio. Da qui, saliremo al mirador con l’incredibile vista sull'impressionante Ghiacciaio Gray dove ci sembrerà di toccare gli iceberg con mano.
Lasciato il parco, popolato da guanachi, caranchos, nandu e qualche condor, proseguiremo per Puerto Natales e Punta Arenas, facendo una sosta alla Cueva del Milodon, la più grande di un complesso monumentale di caverne.
Da Punta Arenas, attraverseremo in traghetto lo Stretto di Magellano e rientreremo in Argentina.
Da S. Sebastian, attraverseremo l'lsla Grande del Fuego, la Terra del Fuoco decantata da esploratori e romanzieri: passeremo dal Lago Fagnano e saliremo al Paso Garibaldi prima di scorgere la baia di Ushuaia, la città piu meridionale del mondo. Immancabile l'escursione in barca sul canale di Beagle per ammirare le colonie di otarie e cormorani che popolano le isolette. Se avremo tempo, potremo organizzare un’escursione sulle montagne che dominano la città, prima di prendere il volo per Buenos Aires.
Una rapida visita alla città, con i suoi contrasti tra gli eleganti palazzi nelle ampie avenidas, e i popolari quartieri della Boca e San Telmo, ricchi di storia e colore. Un'ultima parillada e rientreremo in Italia.
N.B. Il viaggio di ritorno potrebbe iniziare da Punta Arenas (Terra del Fuoco cilena) che comporta una variazione di itinerario.
Se hai meno giorni a disposizione, guarda anche l'itinerario di Patagonia Express, in versione Adventure, aperto a tutte le età, o Discovery, per chi vuole partire con coetanei fino a 40 anni.
ESTENSIONE ISOLA DI PASQUA
In volo fino a Santiago e da qui, sempre in aereo, raggiungeremo l'ombelico del mondo, il centro dell'energia: Rapa Nui, l'isola di Pasqua. Da Angaroa, unico centro abitato dell'isola, partiremo per l’imperdibile escursione al vulcano Ranokao e al vicino centro cerimoniale di Orongo. Con i cavalli, o più facilmente su motorini a nolo, attraverseremo l'isola effettuando una serie di visite: i Sette Moai sull'incantevole spiaggia di Anakena, con le palme, il mare turchese; i Moai che montano la guardia, dalla spiaggia rosa di Ovahé, il vulcano Rano Raraku, antica cava dei Moai, dove è possibile vedere enormi statue non completate. E infine, percorreremo il periplo dell'isola per sentieri impossibili, su un mare d'incanto che si perde all'orizzonte. Rientrati a Angaroa, il volo di ritorno per Santiago e poi per l'Italia.