Sette perle del Tirreno scoperte al ritmo lento dei nostri passi in ogni stagione
Mario ZITO - Tel. 340 0965905
Giulio VEDRANI - Tel. 3491304620
Nessuno
Non occorrono
Un angolo beato della terra dove riecheggia il mitico canto delle sirene e dove Ulisse osò oltre il limite dei mortali nella terra degli dei: Vulcano e il Dio dei venti... le Isole Eolie, sette isole, sette perle del mare, sette meraviglie che conosceremo in questo breve, ma intenso viaggio: treno, traghetti, aliscafi, sacco in spalla, un buon paio di scarpe per camminata e via.
Programma di massima soggetto a variazioni determinate da orari di traghetti e aliscafi nonché dalle decisioni collettive del gruppo.
Raggiungiamo in treno Milazzo da dove, in traghetto, proseguiamo per Lipari. Prima passeggiata per i vicoletti del paese fino a Marina Corta. Visita al Museo archeologico vulcanologico poi partiamo per una ricognizione in bici, auto, moto, da noleggiare localmente: Marina Lunga, Canneto, le cave di pomice di Monte Angelo, quindi Acquacalda con vista su Salina e le coltivazioni di Quattropani, le terme di S. Calogero e Pianoconte, una terrazza sul mare e sulla vicina Vulcano. Dedichiamo una giornata all’Isola di Vulcano che, merita una accurata visita; saliamo al bordo del cratere fra fumarole e scorci suggestivi, scendiamo al Porto di Levante dove potremo immergerci nella grande pozza di fanghi sulfurei terapeutici, poi Vulcanello nella valle dei mostri lavici. L’indomani ci attende Alicudi, la più remota delle isole, una piramide tondeggiante che sorge dal mare, una sorta di repubblica autonoma di un centinaio di abitanti che non amano i contatti con il mondo. L'indomani sempre in traghetto una sosta a Filicudi dove saliamo al Monte Timpone (675 m) in circa tre ore, fra antichi terrazzamenti passando vicino a un suggestivo cimitero e Salina tutta rivestita di vegetazione verdeggiante, camminiamo tra pioppi, castagni, fitte macchie di ginestre, lecci, fichi d’India e capperi, da Rinella per Leni, Malfa, Pollara paesino costruito all’interno di un cono vulcanico a livello del mare.
Da Santa Marina Salina, il giorno dopo, sempre in traghetto, punteremo su Panarea. La più piccola delle Eolie che ha tutt’intorno scogli di straordinaria bellezza come Basiluzzo. Passeggiata al villaggio preistorico di Capo Milazzese nella splendida Cala Junco.
Con l’ultimo traghetto o aliscafo partiamo per Stromboli dal maestoso vulcano con l’immancabile pennacchio di fumo. Ci aspetta la salita al cratere, verso sera ben equipaggiati con torcia, scarpe adatte, piumino per questa esaltante avventura. Per la salita è obbligatorio l’uso della guida (Euro 25+3 di tassa comunale a persona).
Partiamo da Piscità per il sentiero che si snoda tra tormentati declivi lavici. Il cammino è duro, ma il paesaggio circostante ci appaga pienamente, e infine raggiungiamo la somminità a 924 m e lo spettacolo che si offre ai nostri occhi può essere impressionante: fumate, esplosioni con paurosi boati e getto di materiale rovente che rotola giù verso il mare per la Sciara di fuoco. Se fortunati, assisteremo ai fenomeni eruttivi esaltati dal buio della notte: fasci luminosi simili a straordinari bengala a pioggia che si riflettono sul mare, una bolgia infernale... Per una agevole via di discesa lungo canali sabbiosi rientriamo a Stromboli (entro le 23.00), il traghetto ci riporta a Milazzo e, il treno a casa per ricordare e raccontare bellezze poco conosciute della nostra bella Italia.
L'utilizzo di una barca privati in alternativa ai traghetti, se concordata tra i partecipanti, comporta un supplemento in corso di viaggio