BIANCO CAUCASO SKIALP Viaggio di gruppo • Trekking • Medio Oriente
Svaneti e Mount Kazbek 5147m. Una full immersion nelle nevi della Georgia, nei sui luoghi piu’ iconici: ski touring in traversata nei villaggi turriti della Svanezia e salita (facoltativa) al Monte Kazbek (Kazbeghi), una delle vette piu’ alte del Caucaso
Georgia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Georgia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Itinerario in pillole
Raggiunta Tblisi in volo dall’Italia, prendiamo il treno mattutino per Mestia e da qui alla stazione sciistica di Tednuldi. La nostra traversata, ha inizio di qui, prendendo gli impianti di risalita, sino all’ultimo troncone, per riscendere al villaggio di Adishi sui pendii sud che sovrastano l’abitato, oppure con un giro più ampio, raggiungere il colle quotato 3370m sopra la telecabina, scenderne i versanti nord e risalire la vetta di fronte per poi ridiscendere direttamente su Adishi. Da qui il giorno successivo, pur essendo possibile una gita in giornata verso L’Amarantov Nest, in direzione nord verso il Pic Tenouldi, si prosegue verso oriente, seguendo la vallata principale, scollettare al passo quotato 2811m e ridiscendere un pendio ripido verso le tre abitazioni che costituiscono i rifugi Khaldechala, quasi dei bivacchi, ma ottimamente attrezzati. Notte in rifugio. Il terzo giorno di traversata ci porterà ad oltrepassare il colle Lagem 2990m e, volendo salire la vetta sovrastante di 3242m per poi scendere su ampi pendii su Ushguli. Avendo ancora giorni a disposizione, molte gite di media difficoltà si possono fare a partire da questo punto di riferimento, quali il Chubedishi, Latpar-Gorvash, Koruldashi. Insomma un viaggio tutto da inventare, ma questo è il bello. Come già detto a seconda dei giorni già impiegati e del tempo ancora a disposizione, rientrati a Tiblisi, si puo’ raggiungere Gudari (Gaudari) e da qui il paese di Stepantsminda, dove volendo si possono effettuare gite in giornata (Mt. Dedaena, Narvani Ridge, etc) oppure portarsi sino al punto di appoggio della Bethlemi Hut, per poi giocarsi il summit day agli oltre cinquemila metri del Mt Kazbek. Rientro a Tiblisi e da qui in Italia.
La Georgia in veste invernale è uno splendido terreno di gioco per lo scialpinismo. Per chi ama il wild, questo è il posto giusto, poiché ci troviamo in un ambiente pressochè vergine, dove ci si muove in uno spazio aggraziato da una natura bella, rigogliosa ed in molte aree selvaggia, contornati da monti altissimi con vaste aree fertili, foreste, praterie, laghi e zone aride, gia’ ampiamente percorsi nei nostri viaggi estivi. In particolare ci recheremo al confine nord con la Russia, dove spicca la catena montuosa del Caucaso che si estende per circa 700 km dal Mar Nero a ovest (l’estremità piu’ occidentale si trova in Abkazia, zona georgiana attualmente occupata dalla Russia) al Mar Caspio a est (continuando in Azerbaijan), con molte vette che superano i 4000 m ed alcune addirittura oltre i 5000 m. La massima elevazione in Georgia è lo Shkhara 5201 m; invece l’ Elbrus 5642, maggior elevazione del “continente europeo” m, pur facente parte della stessa catena montuosa, è interamente in territorio russo (Kabardino Balkaria). Noi siamo qui per scorazzare, per la prima volta in ski-alp sulle nevi primaverili del versante meridionale del Caucaso ed Il nostro interesse principale si focalizza sul territorio selvaggio dello Svaneti, nelle valli raggiungibili poste ad est e ovest di Mestia, il capoluogo della regione.Qui la disponibilità di alloggi è discreta, come pure nella recente piccola stazione sciistica di Tetnuldi, ma noi preferiamo le piu’ rustiche guest house, ed i rari rifugi, che permettono un supporto logistico nelle auspicabili traversate tra i tipici villaggi turriti. Per noi, il vero interesse è per gli ottimi fuoripista (anche con linee ripide) su diversi versanti, da dicembre a fine. Auspicabile scegliere, soprattutto in quota, il periodo primaverile, con firn e neve decisamente più sicura. Anche per bypassare le possibili difficoltà di percorrenza della ripida strada di accesso, in valli incassate e sempre innevata i pieno inverno e fattibile solo, e non sempre, con mezzi 4×4. Lo scialpinismo è ancora poco diffuso; infatti i rari frequentatori sono la disponibilità di alcune guide alpine del posto (con certificazione GMGA) con buone abilità sciistiche. Le possibilità di scelta delle mete sciistiche sono innumerevoli e con vari gradi di difficoltà e di sviluppo. Ovviamente le mete verranno scelte valutando le condizioni nivo metereologiche del momento. La nostra intenzione iniziale pero’ è quella di svolgere una traversata in sci tra i villaggi turriti di Adishi e Ushguli e rientro dalla strada sterrata che li raggiunge, che in questo periodo dell’anno dovrebbe essere già percorribile. Prolungando il viaggio di alcuni giorni, con un’estensione facoltativa, potremmo anche pensare di spostarci nella valle di Gudari, decisamente piu’ frequentata, poiché prossima alla capitale e da qui tentare di raggiungere i 5000m del Monte Kazbek (o Kazbeghi) di 5147m, la ciliegina sulla torta del viaggio, anzi quasi di due viaggi in uno.
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