SHISHA PANGMA 8.027m CINA-TIBET Viaggio di gruppo • Trekking • Cina e Dintorni
In questa spedizione di gruppo affronteremo la salita alla cima dello Shisha Pangma, l'unico ottomila interamente in territorio tibetano, e intraprenderemo un trek fino al Campo Base dell’Everest. Un'avventura ad alta quota nel cuore del Tibet.
Le ascensioni in vetta e le spedizioni alpinistiche, a differenza di ogni altro Trekking, si propongono una meta ben precisa: il raggiungimento di una cima, che diviene quindi lo scopo principale del viaggio. Si tratta quindi di trekking molto più impegnativi, che spesso prevedono salite e superamenti di passi innevati oltre i 6.000 metri o di cordate autosufficienti d’alta quota, in regioni remote ed in gran parte disabitate. Per chi partecipa è indispensabile avere esperienze di salite in alta montagna ed essere molto ben allenato a conoscere le tecniche di alpinismo necessarie. Chi programma una salita dovrebbe sempre avere uno o più compagni di cordata con i quali ha condiviso esperienze e affrontato difficoltà. Insieme essi rappresentano una piccola comunità autosufficiente che può facilmente convivere e condividere l'esperienza della salita con altri gruppi di alpinisti ugualmente omogenei e autosufficienti.
Cina: Per i cittadini italiani, il governo cinese ha introdotto l’esenzione del visto per soggiorni di massimo 30 giorni fino a Dicembre 2025. Non è al momento necessario il visto cinese per i nostri viaggi.
Nepal: è necessario il visto di entrata.
Vedi le indicazioni secondo due opzioni per l'ingresso in Nepal
Tibet: il visto si ottiene in arrivo, è obbligatorio inviare, almeno 20 GIORNI PRIMA DELLA PARTENZA, una scansione a colori della pagina dei dati e dell'eventuale rinnovo del passaporto a: passaporti_tibet@viaggiavventurenelmondo.it
Nella scheda di prenotazione si raccomanda di inserire i dati del passaporto in maniera corretta
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese, con le pagine bianche per il visto e 4 fotografie.
Nota: chi ha soggiornato per più di un mese in una delle seguenti nazioni non sarà abilitato ad ottenere il visto d’ingresso per il Tibet presso l’ambasciata cinese di Kathmandu: Pakistan, Afghanistan, Siria, Iraq, Iran e Turchia.
Inviare al momento della prenotazione una scansione a colori del passaporto a: passaporti2@viaggiavventurenelmondo.it
Cina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Nepal: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate l’antitifica e profilassi antimalarica.
Tibet: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Il Shisha (o Xixa o Shixa) Pangma, che in lingua tibetana significa «Cresta sui Pascoli», è il meno elevato tra i 14 ottomila. I nepalesi lo chiamano Gosainthan, cioè «Luogo dei Santi» che è l’altra sua denominazione. I suoi 8.013 m (gli ultimi rilevamenti dal satellite lo pongono a 8.042 m) sono stati toccati per la prima volta nel 1964 da una mega-spedizione cinese composta da 159 persone, di cui 100 arrivarono in vetta. I primi occidentali ad ottenere il permesso e salire la montagna furono Doug Scott e R. Messner nel 1982, e dal 1986 in poi diverse spedizioni si sono cimentate per conquistarne la cima, comunque poche rispetto agli altri ottomila. Forse dipende dal suo isolamento, dal fatto che si stacca dalla barriera himalayana; comunque l’area intorno alla montagna rimane tra le meno conosciute dell’intera catena, nonostante la singolarità e la bellezza di questa cima che si staglia verso il cielo dall’altipiano del Tibet.
Veniamo al programma.
Dall’Italia in volo a Kathmandu, partiamo in autobus per Kodari entriamo in Tibet passando per il ponte dell’Amicizia; e siamo a Khasa (2.300 m) quindi a Tingri. Dopo 48 km di pista si arriva a Rongbuk, un tempo importantissimo centro lamaista; del famoso monastero sono rimasti solo i ruderi, opera della rivoluzione culturale. Siamo a quota 5.030 metri ed in 6 km si arriva al Campo Base dell’Everest. È un viaggio impressionante tra gli enormi blocchi depositati dal ghiacciaio sempre in vista del tetto del mondo con la sua caratteristica bandiera di nuvola. Questi giorni ci permettono non solo di ammirare il versante nord del «tetto del mondo», ma anche di acclimatarci per la salita al Shixa Pangma. Si torna a Nyalam (3.750 m) e trasferimento a Gangji, dove finisce la pista. A piedi si raggiunge il Campo Base del Shisha Pangma a quota 5.500 m, che si trova nei pressi del ghiacciaio Dasuopu. Il trasporto dei materiali al campo base verrà effettuato con gli yak. Qualche giorno di acclimatazione e poi si inizierà a piazzare i campi alti. Per l’ascensione alla montagna è previsto un Campo 1 a 5.800 m ai bordi del ghiacciaio, il Campo 2 a 6.400 m, il Campo 3 a 6.900 m ed il Campo 4 a 7.300 m. Da qui il pendio diventa più ripido fino alla cresta a quota 7.800 m che porta alla vetta (8.013 m). Fino al Campo 4 (7.300 m) si può progredire con gli sci.
Ai partecipanti-alpinisti è richiesta una eccellente condizione fisica, ed una buona pratica di alpinismo e d’alta quota. Da inviare con l’iscrizione anche il curriculum alpinistico. I partecipanti devono mettersi in contatto con il capospedizione.

