ALTAI GOBI TREK Viaggio di gruppo • Trekking • Mongolia e Siberia
Un viaggio che unisce un trek di 10 giorni nella catena degli Altai occidentali alla cultura mongola e ai selvaggi paesaggi delle steppe. Esploreremo le dune del deserto del Gobi, ammirando le formazioni rocciose e incontrando comunità nomadi. Scopriremo tradizioni locali, immergendoci nella natura incontaminata e vivendo avventure indimenticabili.
Mongolia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Da Gennaio 2023 a Dicembre 2025 per tutti i viaggi turistici inferiori a 30 giorni, i cittadini italiani, insieme a quelli di altri 33 paesi, sono esentati dall’ottenimento del visto.
Mongolia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Con un lungo atterriamo ad Ulaanbaatar. Da li prendiamo un volo interno per Ulgii. il nostro trek di 10 giorni si svolgerà principalmente nel parco nazionale dell'Altai Tavan Bogd. In quest'area ci sono i veri e unici Grandi Altai della Mongolia, le vette più alte di questa nazione; la catena montuosa del Tavan Bogd (significa cinque santi e/o vette sacre) si erge al confine tra Mongolia, Russia e Cina; il Khuiten (cima fredda) 4.374 m è la cima più alta di tutta la Mongolia, le altre quattro vette sacre oltre al Khuiten sono Naran (sole), Olgyi(terra), Burged (aquila) e Nairamdal (amicizia) con attorno lo spettacolare ghiacciaio del Potatina lungo 12 km.
Per tre giorni del nostro trek saremo in quest'area con la possibilità di salire in vetta al Malchin a 4.025 m., ci sembrerà di non essere in Mongolia, ma forse sull'Himalaya. A questa latitudine le vette sono sempre innevate, proseguendo si arriverà agli incantevoli laghi di Khoton e Dayan con dietro un'altra barriera di cime innevate il Ikh Turgen Uul al confine con la Cina, in quest'area di nomadismo vivono i gruppi etnici dei tuvani e kazaki (musulmani) molto ospitali.
Durante il trekking a parte i 3 giorni che saremo nell'area del Potatina Glacier dove tutti i nostri bagagli saranno trasportati dai cammelli, nei restanti 7 giorni avremo il supporto di mezzi motorizzati per il trasporto dei bagagli e l'occorrente per il trek, data la vasta estensione della zona certi tratti giornalieri saranno percorsi con i mezzi per raggiungere le aree più interessanti da percorrere a piedi.
Rientrati ad Ulaan Baatar partiamo per la seconda parte del viaggio. Da Ulan Batar arriviamo alle rovine del complesso monastico di Ongiin Khiid sulle cui rovine è stato edificato un nuovo monastero con annesso museo. Il paesaggio si fa sempre più arido e sempre più spesso all'orizzonte si stagliano le sagome di branchi di cammelli di razza battiana, i più imponenti. Arriviamo quindi nel Gurvan Saikhan National Park siamo al cospetto di uno dei deserti più difficili ed inospitale del pianeta, il Gobi.
Dormiremo proprio davanti alle Khongoryn Els, grandi dune gialle che avremo il tempo di scalare o di "circumnavigare" a dorso di cammello. Costeggiamo il perimetro di sabbie e riprendiamo la strada in direzione nord attraversando lo stretto passaggio del canyon Dugany Am fino a raggiungere la Valle di Yol (bocca dell'avvoltoio). Qui a piedi o a cavallo percorreremo il sentiero fino a giungere ad uno stretto canyon, attraversando le fredde acque del ruscello si arriva ad un blocco di ghiaccio perenne.
Viaggiando in steppe aride raggiungiamo Bayanzag formazione rocciose rosse famose come luogo di ritrovamento di uova di dinosauro fossile e di scheletri di Velociraptor. Visitiamo il monastero Gimpil Darjaalan Khiid a Erdenedalai e con una ultima tirata rientriamo ad Ulaanbaatar.